martedì 13 aprile 2004

I terroristi palestinesi inaugurano l'era delle armi biologiche 'fai da te'


Dal Corriere della Sera:
Secondo quanto ha riferito oggi la stampa israeliana, basandosi su fonti vicini allo Shin Bet, ovvero i servizi segreti interni di Gerusalemme, un palestinese di Tanzim (Al Fatah), arrestato alla fine dello scorso marzo dai soldati israeliani, ha confessato che il gruppo al quale egli apparteneva stava progettando una serie di attentati suicidi, incluso quello nel quale l'attentatore avrebbe fatto uso di un ordigno che conteneva anche sangue infetto col virus dell'Aids, in modo da causare il maggior numero possibile di vittime anche tra coloro che, seppure feriti, fossero sopravvissuti all'esplosione.
Questa ancora ci mancava: di fatto, a parte il caso delle lettere all'antrace dell'autunno 2001 (che però sembrano essere state un caso atipico, in tutti i sensi), questa (che io sappia) è la prima volta in cui un gruppo terroristico progetta di fare concretamente ricorso a un'arma biologica, sia pure rudimentale - casi come quello dell'attentato di qualche anno fa nella metropolitana di Tokyo non costituiscono un precedente: in quell'occasione venne usato gas nervino, si trattò quindi di un attacco con arma chimica e non biologica.



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