venerdì 24 dicembre 2004

Auguri

Io veramente sarei, come dire? "un tantino" ateo, comunque...



Auguri a tutti, buoni e cattivi (ma in particolare ai cattivi, e agli antropologicamente inferiori).



venerdì 17 dicembre 2004

Informazione scorretta


Dal Corriere della Sera:
17 dic 12:10 Medioriente: morti i 5 intrappolati nel tunnel



GAZA - Sono morti i cinque palestinesi che erano rimasti intrappolati nel crollo di un tunnel tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. Le squadre di soccorso hanno estratto dalle macerie i cadaveri degli uomini. L'incidente e' avvenuto la notte scorsa, nella zona di Rafah, profondo sud della Striscia.
Letta così, viene da pensare che i cinque palestinesi in questione fossero degli innocenti cittadini, magari degli operai o dei tecnici sorpresi dal crollo mentre ispezionavano la struttura: il Corriere parla, infatti, di "incidente". Poveracci, pensa uno, che brutta fine.



Poi, però, incuriosito, ho scorso l'elenco delle news del Corriere e ho così trovato l'antefatto (notare data e ora):
17 dic 11:22 Medioriente: 5 palestinesi intrappolati per crollo tunnel contrabbandieri



GAZA - Cinque palestinesi sono rimasti intrappolati questa mattina dopo il crollo di un tunnel sotto il confine fra la Striscia di Gaza e l'Egitto, nell'area della citta' di Rafah, usato per il contrabbando di armi ed esplosivi. L'esercito israeliano, che controlla la fascia lungo il confine, ha autorizzato l'intervento di ambulanze e mezzi di soccorso palestinesi. Le forti piogge che hanno colpito negli ultimi giorni la Striscia di Gaza e Israele hanno contribuito al cedimento della struttura. Non si conoscono ancora le condizioni delle cinque persone intrappolate nel tunnel.
Aaahhhh... ecco! Non si trattava di un tunnel qualsiasi: si trattava di un tunnel "sotto il confine fra la Striscia di Gaza e l'Egitto, nell'area della citta' di Rafah, usato per il contrabbando di armi ed esplosivi"!



Insomma, si trattava di uno dei tanti tunnel che i terroristi palestinesi e i loro complici egiziani usano per contrabbandare armi ed esplosivi - non stecche di sigarette o giocattoli cinesi sprovvisti del bollino di qualità della UE - e quindi, presumibilmente, i cinque anonimi "palestinesi" sorpresi dal crollo della struttura non erano geometri del comune o speleologi dilettanti o addetti alla manutenzione delle fognature: erano terroristi palestinesi - il Corriere, però, non usa mai questa brutta parola: per il Corriere erano "cinque palestinesi", cinque normali cittadini che transitavano (forse per caso, anzi quasi sicuramente per caso) in un tunnel che, guarda il destino cinico e baro, "viene usato per il contrabbando di armi ed esplosivi" (a leggere il Corriere, però, non si capisce bene da chi viene usato: dai palestinesi? dagli egiziani? dagli israeliani? dai contrabbandieri napoletani? È un mistero).



Proprio nei giorni scorsi un tunnel simile è stato usato da altri "normali cittadini" palestinesi per fare saltare in aria una postazione militare israeliana di confine, causando almeno quattro morti: in quel caso, però, mostrando grande sprezzo del pericolo e nessuna soggezione (non sia mai) verso il politically correct, il Corsera (dopo l'esplosione, ovvio) ha riconosciuto che i palestinesi in questione probabilmente non erano turisti fai-da-te, e non si erano persi casualmente nel sottosuolo.



Si converte al cristianesimo: arrestato


Mentre qui da noi ci sono degli imbecilli che si preoccupano di mettere Cappuccetto Rosso (e perché non anche l'Uomo Ragno, magari?) nel Presepe al posto del Bambinello - hai visto mai che i poveri bambini islamici dovessero sentirsi perseguitati da quei cattivoni dei cattolici italiani, altrimenti? - in Arabia Saudita i bravi fedeli islamici non hanno di queste preoccupazioni, e non vanno tanto per il sottile:
Arabia Saudita: arrestato 30enne islamico convertito a Cristianesimo



WASHINGTON - Un 30enne saudita, Emad Alaabadi, e' stato arrestato in Arabia Saudita per essersi convertito al Cristianesimo. La denuncia arriva da Washington, dall'International Christian Concern, un organismo che opera in difesa dei diritti umani. L'uomo si era convertito circa due anni fa ed e' stato arrestato il 29 novembre scorso mentre accompagnava il figlio a scuola. Ora si trova rinchiuso nel carcere di Jeddah.
Fonte: Corriere della Sera.



mercoledì 15 dicembre 2004

Iran - appello urgente


Urgente: Hajiyeh Esmaelvand, di Jolfa (città vicina a Isfahan) è stata giudicata colpevole di aver avuto relazioni sessuali prematrimoniali.



È stata condannata a morte, sentenza da eseguirsi tramite lapidazione entro le prossime due settimane.



Amnesty international (Belgio) ha messo in linea una petizione per Leyla M..

Si può sottoscrivere aggiungendo nel testo il nome di Hajiyeh

http://www.amnestyinternational.be/doc/article4726.html

Dopo la firma arriverà una mail; è necessario confermare.



Si può inoltre scrivere al Presidente della Repubblica islamica dell'Iran, Mohammad Khatami:

khatami@president.ir Fax: 0098 21 649 5880



Appello di KAVEH MOHSENI

Porte Parole de la Section Française du Daneshjoo.org :

Comité de Coordination du Mouvement Estudiantin pour la Démocratie en Iran.



(segnalato da Le Guerre Civili)



lunedì 13 dicembre 2004

Sarebbe questa, la multiculturalita'?


Dal Corriere della Sera:
Canada: comunita' musulmana chiede applicazione della Sharia



MONTREAL - La Sharia anche in Canada. Lo ha chiesto il consiglio musulmano di Montreal presentando un'istanza al ministero della Giustizia canadese. Si vuole ottenere un tribunale civile speciale che emetta decisioni in base alla Sharia, la legge islamica, soprattutto per le dispute familiari. Salam Elmenyawi, del Consiglio musulmano, ha detto al quotidiano Le Devoir: "Vogliamo solo rendere legale una pratica gia' diffusa sul territorio".
Bene, avanti così...