martedì 29 novembre 2005

Non è una minaccia, è una promessa

Io non voterò per la lista Radicali-SDI, questo è certo - sono convinto che la scelta di Pannella di allearsi con l'Unione sia stata un clamoroso errore - ma se questa cosa è vera, e se dovesse passare così com'è, allora è altrettanto sicuro che non voterò neanche per il centrodestra: non siederò al tavolo dei bari, per usare una espressione cara ai miei amici radicali ma che non dovrebbe suonare aliena neanche ai liberali pro-CdL, siano essi simpatizzanti o antipatizzanti della "pattuglia radicale".

sabato 19 novembre 2005

Sventato attentato all'ambasciata italiana in Irak

Martedì scorso le forze militari irachene avrebbero arrestato cinque terroristi in procinto di compiere un attentato contro l'ambasciata italiana in Irak.

L'annuncio è stato dato oggi dal comando americano: la Farnesina in queste ore sta attivando le necessarie verifiche.

Cara Lexi...

...parliamone :-)




















Ciao (bacini su tutte le tue parti rosa)

domenica 13 novembre 2005

Non è stato invano

Checché ne dicano i soliti noti catastrofisti, non è stato invano.

Oggi gli iracheni si sono dati una Costituzione democratica (la prima, notare bene, di tutto il Medio Oriente, se si esclude l'eccezione rappresentata da Israele) e, superata l'Assemblea Costituente, si apprestano a votare per il primo Parlamento "regolare" da quasi quarant'anni a questa parte.

Il contagio democratico ha già cominciato a estendersi all'intera regione: la Libia ha ammesso pubblicamente di avere un programma di armamento nucleare, che ha prontamente smantellato, senza bisogno di ulteriori pressioni; in Libano, dopo venti anni di occupazione militare siriana (contro cui, per venti anni, nessun pacifista o noglobal ha mai protestato), la popolazione ha trovato la forza di cacciare - e senza spargimenti di sangue - gli invasori e i loro lacchè; Egitto, Emirati Arabi, Kuwait, Arabia Saudita hanno dovuto iniziare a concedere delle - timide, per ora - aperture alle rispettive società civili; in Tunisia e Marocco l'opposizione democratica ha ripreso coraggio e vigore; la Giordania si è a tal punto "compromessa" con le democrazie occidentali da "meritare" un trattamento speciale da parte di Al Qaeda; gli intellettuali moderati del mondo arabo iniziano timidamente a far sentire la propria voce e a dire che, fra l'Afghanistan integralista dei talebani e l'Irak del dopo-Saddam, loro scelgono mille volte il secondo, e reclamano la stessa evoluzione anche negli altri Paesi islamici - e l'elenco potrebbe continuare ancora...

Senza la guerra contro Saddam sarebbe successo tutto questo? Se, finita la guerra, gli occidentali - compresi i nostri peace-keepers - si fossero ritirati sotto la pressione degli attentati (e dei pacifisti) e avessero abbandonato gli iracheni, soli e disarmati, nelle grinfie dei terroristi, in che condizioni sarebbe oggi l'Irak? E quanto più arroganti e pericolosi sarebbero diventati i fanatici di Al Qaeda e i loro emuli, di fronte a un cedimento dello schieramento pro-democrazia?
No, non è stato invano.

giovedì 10 novembre 2005

Balle spaziali - ovvero, l'ennesima bufala su Falluja

Evidentemente, scioperi o non scioperi, la disinformazione in Italia funziona sempre alla grande.

Segnalo alcuni post (in inglese e in italiano) che smontano l'ennesimo caso di propaganda montato ad arte dai media "indipendenti" (sic) italioti:
The Daily Ablution;
Qando.net;
Wellington.

Da notare che anche la scena trasmessa da RAINews24 in cui (apparentemente) i soldati americani, a bordo di un elicottero, sparano senza motivo contro due "civili" sul terreno, è un clamoroso falso: lo stesso spezzone filmato era già stato trasmesso tempo fa dal TG5, ma completo, non tagliato ad arte come hanno fatto in RAI - e nella versione integrale del filmato si vedevano chiaramente i due "poveri civili non combattenti" aprire il fuoco con le loro armi contro l'elicottero americano, e solo a questo punto gli americani rispondere al fuoco con le armi in dotazione, cosa questa che al loro posto avrebbero fatto anche le Guardie Svizzere del Vaticano, in una situazione di legittima difesa e nel pieno rispetto delle regole di ingaggio in zona di combattimento...

E poi questi stessi giornalistucoli hanno il coraggio di scioperare "in difesa della professionalità e dell'indipendenza della categoria" (non per la pagnotta, certo, non sia mai detto...)

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Strage in Giordania

Decine di morti (fra 50 e 70), fra cui molti bambini, e almeno 300 feriti in tre hotel internazionali della capitale giordana Amman: in uno degli alberghi era in corso una festa di matrimonio con 250 invitati.

Scampato alle esplosioni un gruppo di 35 medici italiani; al momento non è noto se negli attentati siano rimasti coinvolti altri nostri connazionali.

I sospetti convergono su gruppi islamo-fascisti vicini ad Al Qaeda.

Le notizie su The Counterterrorism Blog, Fox News e Corriere della Sera.

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martedì 8 novembre 2005

Il fallimento del modello "sociale" europeo

Sono d'accordo con Prodi: anche qui in Italia rischiamo seriamente (secondo me nel giro già dei prossimi due-tre anni) di ritrovarci con una situazione "alla francese" in una o più città della penisola.

Quello su cui non concordo sono le cause: io piuttosto che quelle indicate da Prodi condivido quelle documentate in questi post:


Leggeteli, sono davvero interessanti e ben scritti.

domenica 6 novembre 2005

La madre dei cretini...

è sempre incinta.

Dal Corriere online di ieri:
MESTRE (Venezia) - Con striscioni e slogan, i Disobbedienti di Venezia e del Veneto hanno occupato stasera una parte della sede dell'ipermercato Auchan a Mestre, dove domani e' in programma una simulazione antiterrorismo, promossa dalla protezione civile e dalla Prefettura di Venezia. I manifestanti, una cinquantina, sono entrati alla spicciolata e si sono radunati al primo piano, di fronte al reparto degli elettrodomestici. ''Useremo le merci - ha detto Casarini, portavoce dei Disobbedienti - come scudo, perche' siamo convinti che loro tengono di piu' all'integrita' di una televisione al plasma che alle nostre teste''
Verrebbe da commentare, innanzitutto, che "loro" (ma loro chi? la polizia? i dirigenti dell'Auchan? gli ammeregani? lo Stato Imperialista delle Multinazionali? l'infame complotto demo-pluto-giudaico-massonico? la Spectre? i Fantastici Quattro?) fanno bene a preoccuparsi più dei televisori al plasma, pieni zeppi di sofisticati componenti elettronici, che delle teste di Casarini e compagni, notoriamente vuote - o piene di pregiudizi ideologici e di stronzate propagandistiche imparate in fretta e male e ripetute a pappagallo, il che è lo stesso.

Detto questo...

Solo in un paese (paese scritto, non a caso, con la p minuscola) come l'italia (italia scritto, non a caso, con la i minuscola) può succedere che un branco di stupidi bambocci viziati e nullafacenti, mascherati da rivoluzionari alle vongole, decida di sabotare una esercitazione antiterrorismo.

Solo in un paese come l'italia può succedere che le autorità (anche qui il minuscolo è d'obbligo), anziché impacchettare i suddetti buffoni e portarli a trascorrere un simpatico week-end in cella, cedano di fatto ai loro diktat.

Solo in italia il fatto di violare le leggi viene percepito come democratico, progressista e di sinistra.

Ma si sa, gli italiani sono speciali: sono sempre almeno un passo avanti agli altri - e si vede, no?

sabato 5 novembre 2005

Diego Armando Maradona

Se adesso (dicono, eh!) è tornato normale, chissà come doveva essere quando era ancora rincoglionito dalla coca - l'immaginazione vacilla.

Esercitazione antiterrorismo a Mestre

Domani dalle 09:30 all'Auchan di Mestre si svolgerà una "esercitazione di protezione e difesa civile" a cui tutti potranno partecipare.

L'ipermercato sarà aperto e, mentre i clienti faranno la spesa, scatterà l'allarme e verrà disposta l'evacuazione della struttura.

Il volantino in cui si preannuncia l'esercitazione contiene delle indicazioni interessanti - niente di eccezionale, puro e semplice buon senso - che credo sarebbe utile mandare a mente, al di là del fatto contingente:
Un'occasione per imparare come si fa un'evacuazione.

Come per le scuole e i posti di lavoro, occorre imparare come agire anche se viene chiesto di evacuare un luogo diverso: stazioni, centri commerciali, cinema, etc.

Conoscere ciò che è stato predisposto per la nostra sicurezza è molto utile. Perciò quando entri in un edificio nuovo cerca di familiarizzare con l'ambiente. Guarda dove sono i cartelli delle vie di fuga e le uscite di sicurezza.

Cosa fare nel corso dell'emergenza.

Segui le indicazioni fornite dagli altoparlanti e dagli addetti alla sicurezza. Conoscono il luogo e sono stati addestrati per aiutarti e proteggerti.

Potranno chiederti di uscire e andare a casa o di uscire e restare in un luogo che ti indicheranno. C'è sempre una ragione precisa per queste richieste: fai come ti dicono.

Per uscire segui le indicazioni di emergenza. Lasci oggetti personali, valigie, ombrelli, carrelli: li prenderai più tardi, quando non ci sarà più alcun pericolo.

Se c'è qualche persona disabile o anziana in difficoltà cerca di aiutarla o avverti gli addetti alla sicurezza.

Cerca di mantenere tutta la calma di cui sei capace. L'ordine e la calma sono di aiuto per tutti.

Se i tuoi cari possono essere preoccupati, avvisali via telefono che sei in salvo, ma fai telefonate brevi, perché le linee possono servire ai soccorritori.

Come ci si sente in caso di emergenza.

Nelle situazioni di emergenza ci si sente spesso sopraffatti e confusi, come paralizzati. E' normale essere spaventati o arrabbiati.

Si alternano momenti di stanchezza ad altri di eccitazione, l'attenzione e la capacità di concentrazione calano.

Queste reazioni sono tutte normali, è la situazione di emergenza ad essere anormale.

Il miglior modo di reagire è quello di rimanere con i tuoi cari e con i tuoi amici e di collaborare con coloro che ti stanno soccorrendo.

Partecipare alle esercitazioni ti aiuta a sapere cosa fare e ad avere meno paura in caso di emergenza.

Un'attenzione particolare per i figli.

Prendi per mano i tuoi figli, rassicurali e allontanati con loro. In questi momenti per loro quello che conta è la vicinanza dei genitori.

Ascoltali con comprensione ed incoraggiali a parlare di quello che stanno vivendo.

Usa parole semplici e appropriate, con modi gentili, ma decisi.

Parla loro delle cose positive che stanno accadendo (l'aiuto di tante persone, il coraggio e la competenza del personale di soccorso).
Non chiedere loro di comportarsi da "uomini", ma rispetta la loro fragilità.
A quanto pare l'esercitazione verrà trasmessa in diretta anche su alcuni circuiti locali (credo Radio Venezia e, per le televisioni private, TeleVenezia, sulla frequenza 44 UHF).

A margine dell'esercitazione si potrà visitare anche una mostra statica di mezzi di soccorso; l'iniziativa coinvolge a vario titolo: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Suem - 118, Regione Veneto, Provincia di Venezia, Motorizzazione di Venezia, A.R.P.A.V., Croce Rossa Italiana, Croce Verde Mestre, A.R.I. - Associazione Radioamatori Italiana.

Una "piccola" considerazione finale: i civili israeliani hanno a che fare non con esercitazioni come questa ma con attentati reali, con morti e feriti veri da ormai molti, troppi anni.

Nel corso degli ultimi anni, quelli della cosiddetta "seconda intifada", i terroristi suicidi palestinesi hanno ucciso almeno 1.500 civili israeliani fra cui molte donne e bambini: facendo la proporzione fra la popolazione di Israele e la popolazione italiana, è come se in Italia in pochi anni dei terroristi suicidi avessero fatto saltare in aria 15.000 persone inermi.

Nelle zone dove la barriera difensiva (che, a differenza di quanto ripetono gli "imparziali" mass-media italiani - quasi tutti, almeno - non è un muro: solo per meno del 5% della sua lunghezza totale consiste effettivamente in un muro di cemento) è stata completata, gli attentati suicidi sono praticamente cessati, con un calo del numero dei morti e dei feriti abbondantemente sopra il 90%.

giovedì 3 novembre 2005

Ich Bin Ein Jude

















Da questo momento, e per tutto il tempo che sarà necessario - anche una intera vita - io sono israeliano, io sono sionista, io sono ebreo.

Questa sera idealmente sarò anch'io a Roma, davanti all'ambasciata del regime nazista iraniano (per chi, come me, non può esserci: trasmissione in diretta dalle 21:00 su Rai Due).

mercoledì 2 novembre 2005

Egiziani Copti sul Web

Segnalo due link interessanti: il sito web Copts United (in arabo e in inglese) e il blog The Free Copts.

Non restate in silenzio!

Riporto di seguito quanto scritto da Deborah Fait su Informazione Corretta:

Vivo in Israele da molti anni e le esternazioni di Ahmadinejad, criminale presidente iraniano hanno gettato me e tutti i miei connazionali nello sconforto.
Non sono parole nuove, la distruzione di Israele e' sempre stato il ritornello dei dittatori islamici, e la Carta palestinese porta ancora oggi al comma 19, mai cancellato come spesso erroneamente si dice, l'augurio che la lotta armata palestinese si concluda con la distruzione dello" stato sionista".

Arafat in arabo lo diceva quotidianamente eppure e' stato ricevuto dai grandi della terra, persino qualche ebreo.
Arafat ha tentato per 40 anni di arrivare alla realizzazione del suo sogno eppure nessuno si e' mai scandalizzato. Nemmeno il Papa.

Oggi, non tutti, ma molti sono indignati dalle parole del fanatico presidente iraniano ma non si puo' non notare che le strade non si sono riempite di gente sdegnata, di studenti o di pacifisti.

Quelli sempre pronti a scendere in piazza tra sventolii di bandiere della pace, ogni volta che da Israele parte uno sternuto , stanno in silenzio e guardano dall'altra parte.

Dove sono? Perche' l'idea della distruzione di una nazione del mondo non li sconvolge?
Dove siete? Possibile che le parole gridate dall'Iran non vi ripugnino?
Dove sono i giovani sempre pronti, giustamente, a protestare per le ingiustizie?

Non si puo' non notare che , oggi, solo Giuliano Ferrara e gli ebrei si muovono, come se la cosa non interessasse tutta la societa', come se tali criminose dichiarazioni non interessassero altri che gli ebrei.
Siete coinvolti tutti, non lo capite?

Succedeva anche nel 1938.
Nessuno protesto' e gli ebrei furono trasportati ad Auschwitz ma l'Europa pago' quel silenzio. Sei milioni di morti ammazzati perche' si chiamavano Davide o Sarah peseranno per sempre sulla coscienza collettiva europea.

Mi auguro che giovedi', davanti all'ambasciata dell'Iran, a Roma, gli italiani si sveglino e capiscano che dittatori infami come Ahmadinejad possono arrivare a distruggere il mondo non solo Israele.
Quel veleno entra nei cervelli come la droga e toglie alla gente la capacita' di discernere tra il bene e il male assoluto.
Non state in silenzio, andate nelle piazze perche' voler distruggere una democrazia significa voler distruggere il mondo intero.
Non si puo', non si deve, e' male, e' indecente, andate a manifestare contro il Male.
Aiutateci per una volta e mettetevi a gridare forte, tanto forte che vi sentano fino in Iran "Siamo tutti Israeliani".

Beppe Grillo censurato?

Se fosse successo, mettiamo, a Milano, nessuno avrebbe dubbi in proposito, ma dato che è successo a Napoli probabilmente va tutto bene: non prevedo proteste o sermoni da parte di Celentano, questa volta...

Italia - Germania 4 a 3

Dal Corriere:
È morto questa mattina, alle 10.30 a Firenze, l'ex ct della Nazionale italiana, Ferruccio Valcareggi. Malato da tempo l'ex commissario tecnico azzurro è deceduto stamane all'età 86 anni. I funerali si svolgeranno nella mattinata di venerdì a Firenze, nella chiesa dei Santi Fiorentini, in via Centostelle, a pochi passi dall'abitazione dell'ex ct della Nazionale. La salma sarà esposta al Centro tecnico federale di Coverciano. Lo ha disposto il presidente della Federcalcio Franco Carraro dopo essersi consultato con i familiari dell'ex commissario tecnico, i quali hanno dato l'assenso.

martedì 1 novembre 2005

E meno male che li amano

Marzo 2004:
E poi, vi sembrerà strano, ma nei paesi arabi i bambini sono molto importanti e molto amati.
Novembre 2005:

Un ragazzino di 10 anni si fa esplodere al passaggio di un convoglio di scorta ad un generale. L'ufficiale è rimasto ferito

Ma, certamente, anche in questo caso i solerti collaborazionisti in servizio permanente effettivo si affretteranno a spiegarci che si tratta di una notizia inventata o manipolata dai kattivi propagandisti al servizio dell'infame complotto demo-pluto-giudaico, come no...