venerdì 29 maggio 2009

Ghedini: "L'Espresso diffama, quereliamo"

Naturalmente la diffamazione arriva, “casualmente”, proprio a ridosso delle elezioni, quindi fuori tempo massimo per ottenere una rettifica o una qualche forma di condanna dei diffamatori, prima del voto, da parte del diffamato: e dopo il voto, si sa, chi ha avuto ha avuto.

Ma è solo una bizzarra e imprevedibile coincidenza naturalmente, di certo non una cosa studiata a tavolino - loro sono onesti, leali e soprattutto “etici”, figurarsi…



Come passa il tempo (indeterminato)

Sì, sono tornato.

venerdì 8 maggio 2009

Dedicato a Matteo Salvini

Ringrazio pubblicamente Matteo Salvini per avermi confermato una volta di più l'utilità di andare a votare i referenda sulla legge elettorale - il raggiungimento del quorum e la conseguente, praticamente certa, vittoria dei "Sì" libererebbero infatti il Parlamento dalla presenza di personaggi come lui - e gli dedico questo link.

Legga con attenzione, potrebbe davvero imparare delle cose.

domenica 3 maggio 2009

Nessun biasimo

Una ragazzina di 13 anni è morta oggi in Afghanistan, colpita a quanto pare dal fuoco esploso da una unità militare italiana.

Secondo quanto riferito all'ANSA dal generale Rosario Castellano, comandante della Brigata Folgore e del contingente italiano ad Herat, tre mezzi degli Omlt, quelle squadre che si occupano dell'addestramento dell'esercito afghano, si stavano dirigendo lungo la Ring Road all'aeroporto di Herat, dove c'é il quartier generale del Regional Command West, a guida italiana: "A circa quattro chilometri da Camp Arena il convoglio ha avvistato una vettura civile che procedeva in senso opposto a forte velocità. I militari hanno attuato immediatamente tutte le procedure previste di allertamento: clacson, abbaglianti, anche un razzetto luminoso.
Poi sono stati esplosi dei colpi in aria, ma l'auto non si fermava né rallentava. E' stato quindi sparato a terra, al lato della vettura. Infine, quando era a meno di dieci metri un mitragliere ha aperto il fuoco sul vano motore. Sempre secondo le procedure, il convoglio militare ha proseguito senza fermarsi, avvisando poi la polizia afghana, che è intervenuta sul posto. Solo in un secondo momento abbiamo saputo che una bambina era morta e che gli altri occupanti della vettura erano rimasti feriti".

Dal canto suo lo zio della ragazzina, che era al volante dell'auto colpita, tenta di giustificare il fatto di non avere rallentato e di non essersi fermato nonostante i segnali di avvertimento sostenendo che pioveva molto forte e che la visibilità era pessima - cosa però che non gli aveva impedito di correre a forte velocità, a quanto pare.

Direi che, almeno stando a quanto risulta finora, si è trattato di una fatalità: gli italiani hanno fatto il loro dovere, rispettando le regole d'ingaggio previste in un contesto dove la minaccia della guerriglia taliban e degli attentati suicidi (condotti spesso con auto-bomba) è sempre presente.

Da questo punto di vista anzi gli italiani a volte esitano fin troppo prima di aprire il fuoco su veicoli sospetti, proprio per tentare di evitare situazioni come quella venutasi a creare oggi: nessun biasimo quindi per il nostro contingente.

Il generale Castellano, subito dopo l'incidente, ha voluto incontrare il governatore di Herat e nelle prossime ore vedrà i familiari della bambina, mentre al sindaco della città ha espresso "il rammarico e le condoglianze" del Parlamento italiano il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, capo della delegazione giunta oggi in Afghanistan per la posa della prima pietra di una casa d'accoglienza annessa all'ospedale pediatrico.

Sul fronte dell'opposizione è prudente Roberta Pinotti, senatrice responsabile Difesa del Pd. "In una mia recente visita ad Herat con una delegazione del Senato - dice - i responsabili politici del territorio avevano elogiato il comportamento del contingente italiano. Ci auguriamo che questo terribile incidente non incrini questi rapporti e che non si ripeta mai più".

Va registrata infine la solita reazione dei cani di Pavlov, anzi degli sciacalli di Pavlov, dell'estrema sinistra (in particolare del Prc, in questa occasione), che si sono subito gettati sul cadavere della ragazzina usandolo per chiedere "l'immediato ritiro" del contingente italiano dall'Afghanistan: niente di nuovo, non si smentiscono mai.

sabato 2 maggio 2009

Daw ha cambiato casa :-)

E' passato dal Cannocchiale a un sito stand-alone "motorizzato" Wordpress: lo trovate all'URL
http://www.daw-blog.com/

Aggiornate il vostro blogroll!