martedì 4 settembre 2012

Facciamo due conti

1922 - 1945: 23 anni

1945 - 1968: 23 anni

1968 - 1992: 24 anni

1992 - 2012: 20 anni

Direi che ci siamo, quasi: l'Italia è quasi pronta per una delle sue periodiche, inutili, patetiche, inconcludenti, gattopardesche "rivoluzioni".

E' quella che io chiamo "la perenne rivoluzione italiana": una autentica rivoluzione, nel senso letterale di "movimento circolare che riporta al punto di partenza".

Si tratta solo di vedere chi "vincerà" questa volta: se, per dirla alla Flaiano, i fascisti di destra o i fascisti di sinistra.

Tutto il resto è folklore.

giovedì 14 giugno 2012

Gli italiani e la democrazia

Non solo gli italiani, come sostengo da tempo, non sono liberali: sono anche incompatibili con la democrazia.

Gli italiani, ben che vada, stravolgono la logica e gli istituti democratici, usano la democrazia contro la democrazia stessa. In Italia abbiamo tutti gli svantaggi dovuti alle degenerazioni della democrazia già paventate da Tocqueville e nessuno dei vantaggi sostanziali.

Nei Paesi occidentali la democrazia tutto sommato è stata un fattore di crescita civile ed economica: in Italia il suo stravolgimento è invece una causa del declino e del disfacimento del Paese.

Devo quindi ammettere che, effettivamente, la democrazia non si può esportare: men che meno in Italia.

Non tutti i popoli per storia, tradizione, indole, carattere nazionale, sono compatibili con la democrazia liberale, così come non tutti i popoli danno importanza alla libertà individuale: il nostro è fra questi.

Tanto vale prenderne atto, e prepararsi a veder tramontare questa finzione democratica.

Non siamo, già oggi, una democrazia occidentale, ma una pseudo-democrazia del Terzo Mondo: si tratta solo di vedere quando cadrà il velo della finzione.

mercoledì 13 giugno 2012

Ennio Flaiano

Così scriveva Ennio Flaiano nel 1976:

Il fascismo conviene agli Italiani perché è nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta i  loro odi, rassicura la loro inferiorità. Il fascismo è demagogico ma padronale, retorico, xenofobo, odiatore di cultura, spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto a indicare negli « altri » le cause della sua impotenza o sconfitta.

Esattamente come gli italiani: il fascismo è la carta d'identità degli italiani, di tutti gli italiani - che, come osservava ancora Flaiano, si dividono tatticamente in fascisti di destra e fascisti di sinistra.

Aveva capito tutto, non c'è che dire.

sabato 2 giugno 2012

2 Giugno

2 Giugno: oggi si festeggia la Repubblica, non questo governo golpista e le corporazioni fasciste dei magistrati e dei giornalisti di regime.

giovedì 31 maggio 2012

Ieri e oggi

Ieri: oltre un anno fa, nel Febbraio del 2011, avevo scritto ad alcuni miei amici:

"In sintesi: a differenza degli utili idioti della sinistra (utili a quella magistratura che si illudono di poter controllare) so riconoscere un regime, specialmente quando lo vedo nascere in diretta, sotto i miei occhi.
Dopo anni e anni di guerra civile strisciante stiamo arrivando al golpe, neanche tanto strisciante.
Nei prossimi mesi e anni mantenersi nei confini della legge non solo risulterà inutile, ma pericoloso, e niente pare in grado di fermare questa deriva illiberale."

Oggi: dopo lungo tempo, sono andato a rileggermi la Dichiarazione d'Indipendenza americana, uno dei documenti più importanti della storia dell'umanità, e mi sono soffermato in particolare su questo passo:

"... La prudenza, in verità, detta che governi in vigore da molto tempo non siano cambiati per motivi futili e passeggeri; e conformemente l’esperienza ha mostrato che il genere umano è più disposto a soffrire, finché i mali siano sopportabili, piuttosto che raddrizzarsi abolendo le forme alle quali si è abituato; ma quando una lunga serie di abusi e di usurpazioni, mirate invariabilmente allo stesso scopo mostra il progetto di ridurlo sotto un dispotismo assoluto, è suo diritto, è suo dovere rovesciare tale governo e procurare nuove salvaguardie per la sua futura sicurezza."
Un diritto. E un dovere. 
Già.


Forlani e il 2 Giugno

Nelle ultime 24 ore Arnaldo Forlani è diventato un idolo del "bobolo della rede" perché nel 1976, in occasione del terremoto del Friuli, annullò la parata militare del 2 Giugno.

Gente che fino a ieri sputava per terra al solo sentire il nome di questo "coniglio mannaro" democristiano oggi sostituirebbe col suo viso quello del "Che" sulle magliette rosse d'ordinanza.
Su twitter la sua decisione viene sbandierata da tutti quelli che usano gli hashtag #no2giugno e #bloccare2giugno.
Peccato che sul Messaggero (edizione cartacea: per ora non l'ho trovato online) oggi si legga questa dichiarazione del nuovo idolo dei farlocchi centrosocialati:

"Sono d'accordissimo con la decisione di Napolitano di far svolgere una parata sobria. Non farla non avrebbe portato risparmi perché la macchina organizzativa era già partita. Nel '76 avemmo più tempo per prendere la decisione e non era stata stanziata ancora una lira."

Bene, i tardivi fan del coniglio mannaro sono serviti.

sabato 10 marzo 2012

Ebrei e palestinesi: chi vuole distruggere chi?

Ecco alcuni estratti della Carta del movimento di Hamas, il suo Statuto, varata il 18 agosto 1988. Da allora non è mai stata abiurata, né modificata: per Hamas è quindi ancora in vigore (le note in corsivo e il grassetto sono miei, NdR)
"Hamas si batte per piantare la bandiera dell'islam su ogni centimetro della Palestina" (art. 6).


"Israele esistera' solo finche' l'islam non lo cancellera', esattamente come ha cancellato altri prima di lui" (Preambolo).


"La terra di Palestina e' waqf [possedimento religioso islamico], consacrata alle future generazioni musulmane fino al Giorno del Giudizio. Nessuno puo' cedere o abbandonare la terra di Palestina o una qualunque sua parte" (art. 11).


"La Palestina e' terra islamica […] e pertanto la liberazione della Palestina e' un sacro dovere individuale per ogni musulmano, dovunque si trovi" (art. 13).


"Nel momento in cui i nemici usurpano una parte della terra islamica, la jihad [guerra santa] diventa un sacro dovere individuale di ogni musulmano. A fronte dell'usurpazione da parte degli ebrei, e' obbligatorio levare il vessillo della jihad" (art. 15).


"In risposta alla chiamata del dovere, si serreranno i ranghi, i combattenti si uniranno ad altri combattenti e in ogni parte del mondo islamico le masse si leveranno proclamando a gran voce la jihad. Il grido raggiungera' i cieli e riecheggera' fino a quando sara' raggiunta la liberazione, gli invasori saranno annientati e giungera' la vittoria divina" (art. 33)


"Le iniziative, le cosiddette soluzioni di pace e le conferenze internazionali sono in contraddizione con i principi di Hamas. […] Queste conferenze non sono altro che un mezzo per rendere gli infedeli arbitri in terra islamica […] Non c'e' altra soluzione per la questione palestinese al di fuori della jihad. Iniziative, proposte e conferenze internazionali sono una perdita di tempo, un esercizio di futilita'." (art. 13).


"L'Egitto si e' escluso dalla lotta con il tradimento degli Accordi di Camp David [con Israele]. I sionisti cercano di trascinare altri paesi arabi in accordi simili allo scopo di allontanarli dalla lotta. […] Lasciare l'ambito della lotta contro il sionismo costituisce alto tradimento: sia maledetto chiunque lo fa" (art. 32).


"Il Giorno del Giudizio non arrivera' finche' i musulmani non avranno combattuto e ucciso gli ebrei" (art.7).


"Il nemico complotta da molto tempo […] e ha accumulato enormi ricchezze e potere materiale. Con il denaro ha preso il controllo dei mezzi di comunicazione mondiali, come le agenzie di stampa, i grandi giornali, le case editrici e le catene radiotelevisive. […] Con il denaro ha fatto scoppiare rivoluzioni in varie parti del mondo, allo scopo di soddisfare i suoi interessi e trarre altre forme di profitto. […] Ha organizzato la rivoluzione francese, la rivoluzione comunista e la maggior parte delle altre rivoluzioni.(la rivoluzione comunista? e adesso la sinistra comunista e pacifinta è robustamente antisemita... ingrati!!, NdR) […] Con il denaro ha creato organizzazioni segrete, come la massoneria, i Rotary Clubs, i Lions Clubs, il Bene' Berith, che si propagano in tutto il mondo allo scopo di distruggere la societa' e promuovere gli interessi sionisti. [….] Con il denaro il nemico ha preso il controllo degli stati imperialisti e li ha spinti a colonizzare molti paesi per sfruttarne le risorse e diffondervi la corruzione. E' noto che il nemico ha organizzato la prima guerra mondiale per distruggere il califfato islamico […] e ha creato la Societa' delle Nazioni come strumento per dominare il mondo. E ha organizzato la seconda guerra mondiale, con la quale ha realizzato immensi guadagni finanziari […] e si e' attrezzato per fondare il suo stato. Ha ordinato che fosse formata l'Organizzazione delle Nazioni Unite, con il Consiglio di sicurezza al suo interno, per mezzo della quale domina il mondo. Non c'e' guerra nel mondo in cui il nostro nemico non abbia messo le mani. [Come dice il Corano 5,64], ogni volta che i giudei accendono il fuoco della guerra, iddio lo spegne. Gareggiano nel seminare il disordine sulla terra, ma iddio non ama i corruttori. […] I poteri imperialisti, sia nell'ovest capitalistico che nell'est comunista, sostengono il nemico con tutta la loro forza, in termini materiali e umani, alternandosi in questo ruolo. Quando l'islam si risveglia, le forze della miscredenza si uniscono per combatterlo, perche' la nazione dei miscredenti e' una" (art. 22).


"Il complotto sionista non ha limiti: dopo la Palestina, vorranno espandersi dal Nilo all'Eufrate. Quando avranno ingoiato tutta la regione di cui si sono nutriti, cercheranno di espandersi ulteriormente. Il loro complotto e' delineato nei Protocolli dei Savi Anziani di Sion" (un classico della disinformazione e della propaganda anti-ebraica - sottolineo: anti-ebraica, non anti-sionista: i Protocolli sono un colossale falso, inventato e realizzato a tavolino dalla polizia segreta zarista, e poi ripreso e amplificato entusiasticamente dai nazisti hitleriani e dai nazisti islamici per fomentare l'odio contro gli ebrei, NdR). (art.32).


"Hamas si considera la punta di lancia e l'avanguardia della lotta contro il sionismo mondiale. […] I gruppi islamici in tutto il mondo arabo dovrebbero fare lo stesso, giacche' sono ben attrezzati per il loro ruolo nella lotta contro gli ebrei guerrafondai" (art. 32).
Direi che ogni commento a questo scellerato delirio islamo-nazista è superfluo, no?

martedì 7 febbraio 2012

Una provocazione ("ma anche" no)

Riporto alcuni tweet che ho pubblicato stamattina sul mio account twitter.
Una provocazione, forse, ma forse no (nota: ovviamente vanno letti dal basso verso l'alto):