venerdì 27 dicembre 2002

Vecchie abitudini dure a morire - 2



Nei giorni scorsi undici persone sono state condannate a morte e giustiziate nella regione cinese dello Wuhan, davanti a folle entusiaste - in puro stile talebano, verrebbe da dire.



La Cina è il paese al mondo nel quale si eseguono più condanne a morte, in genere con un colpo di pistola alla nuca.



Dopo l'esecuzione, di regola lo Stato chiede alla famiglia del condannato di rimborsare il costo della pallottola - non esattamente il massimo, come gesto di conforto.



Amnesty International ha contato 4.015 condanne a morte lo scorso anno e 2.468 esecuzioni, ma si pensa che il numero sia più elevato.



Al confronto gli Stati Uniti sembrano la patria del buonismo a oltranza...



La notizia sul Corriere della Sera.



Vecchie abitudini dure a morire



Il quotidiano "Washington Post" ha accusato le autorità americane di torturare, o far torturare da paesi "amici", i prigionieri di guerra talebani.



A compiere gli abusi nella base di Guantanamo sarebbero prevalentemente agenti della CIA.



Non è la prima volta che si parla di maltrattamenti o di vere e proprie torture ai prigionieri detenuti nella base americana sull'isola di Cuba, ma stavolta la denuncia parte da una fonte d'informazioni che non può essere certo considerata "anti-americana" o "filo-talebana" - l'impatto sull'opinione pubblica americana infatti è stato molto più forte che in occasione delle precedenti segnalazioni.



Maggiori dettagli su "Il Nuovo".



martedì 24 dicembre 2002

In questo momento Babbo Natale si trova...



Volete sapere su quale città sta volando la slitta di Babbo Natale? Ve lo mostra il NORAD (North American Air Defense Command) sul sito www.noradsanta.org (qui le pagine in italiano).



Quest'anno é il 45mo per NORAD sulle tracce di Babbo Natale.



Il predecessore del NORAD, il comando di difesa aerea continentale (CONAD - CONtinental Air Defense), anch'esso con sede a Colorado Springs, cominció la tradizione dopo che un negozio di Colorado Springs aveva messo a disposizione dei bambini un numero verde per chiamare Babbo Natale poi risultato errato.



Invece di Babbo Natale infatti rispondeva la "linea calda" del comando CONAD.



Fu il direttore delle operazioni, il colonnello Harry Shoup, il primo a rispondere come "Babbo Natale".



Da allora la Difesa Aerea nordamericana ogni Natale ha sempre fornito ai bambini informazioni su Babbo Natale e sugli spostamenti della sua magica slitta...







Aborro il politicamente corretto, e così...



Okay, ci siamo.



É arrivato il momento: mancano meno di ventiquattr'ore a Natale, è tempo di auguri.



Buon Natale a Lalla (che non mi leggerà, lo so) e a Calimero (idem), ai miei parenti (il 37,5% dei quali è tuttora convinto che Internèt sia un formaggio francese / un club di interisti / una tigre di carta), a quel testone del mio amico Carlo F. (anche se me le ha fatte girare a velocità degne di un ventilatore Westinghouse), a Tulipano, Aglaja, Mim*mina, 5AM, Captain Nemo, Brodo Primordiale.



Ah, e auguri anche a (quasi) tutti gli altri - tranne che a quel gran fetentone che ha provato a minacciarmi dicendomi "lei non sa chi sono io..." (evidentemente non aveva idea di chi fossi, e quanto pazzo, io - adesso però lo sa, ed è diventato moolto più umile...).



domenica 22 dicembre 2002

Chirurgia estetica: l'utile e il dilettevole



Una avvenente signora brasiliana, vittima di una rapina, ha avuto salva la vita grazie ai suoi seni al silicone.



Che sia il momento di rivalutare la chirurgia estetica?



Tendenzialmente sono contrario a questa smania femminile di siliconarsi tutto il siliconabile - tette, labbra, sedere... ho dimenticato qualcosa? - prima o poi, abbracciando una donna la sentirò fare "quack, quack", come quando da bambino strizzavo le paperelle in gomma nel bagnetto... - ma questo episodio mi fa guardare con occhi diversi al fenomeno: dal punto di vista della, ehm, versatilità e della flessibilità di utilizzo, questi innovativi strumenti di difesa stracciano letteralmente la concorrenza rappresentata dai tradizionali giubbotti in kevlar (e sono anche molto più divertenti da usare...).



venerdì 20 dicembre 2002

The Truman Show



Ho finito da poco di (ri)vedere "The Truman Show" su Rai Tre.



Mi ha fatto lo stesso effetto della prima volta: per tutto il tempo ho provato un forte desiderio di fare allo spiedo col laser i produttori e tutto il personale dello show.



Poi, le sei o settemila sorridenti comparse del paradisiaco paesello in stile Mulino Bianco.



Poi, i sorridenti e soddisfatti telespettatori worldwide, con i loro caffè sponsorizzati e il loro cacao in polvere del cazzo.



giovedì 19 dicembre 2002

Baby-rapitori?



C'è solo da augurarsi che questa notizia sia semplicemente una bufala - in caso contrario, vorrebbe dire che siamo messi ancora peggio di quel che sembra...



mercoledì 18 dicembre 2002

La madre dei cretini è sempre incinta



Ovvero, l'impossibilità per l'Italia di diventare un Paese normale la si constata anche nelle "piccole" cose.



Lunedì scorso a Mestre si è tenuto un convegno dell'IWA dal titolo "Internet: un diritto per tutti".



Durante il convegno è stata presentata una proposta di legge (qui il testo integrale) che intende rendere un diritto e non più un privilegio o una "gentile concessione" l'accessibilità alle risorse informatiche pubbliche, o di pubblica utilità, o finanziate in tutto o in parte con denaro pubblico da parte dei disabili.



I primi firmatari della proposta di legge sono Antonio Palmieri e Cesare Campa, di Forza Italia.



"Mmm... Forza Italia..."



"Hep!... Fooorza Itaaaaliaa?!?"



"All'erta, compagni!

Il demoniaco Berlusca ne ha pensata un'altra delle sue!

Resistere, resistere, resistere!!!"


Ed ecco infatti le reazioni dei nostri eroi tratte dal forum di Punto Informatico:



"...come mai questa idea? Forse tra le proprietà di Berlusconi ci sono siti per ciechi... "



"Le discoteche per sordi ed i karaoke per muti dove li mettiamo?

Le palestre per tetraplegici?"



"...vorrei che venissero abbattute prima TUTTE le barriere architettoniche et similia che sono moooolto più limitanti, prima di tirare in ballo internet per ciechi ecc... "



"Ebbene si, in Italia funziona così! diamo la massima attenzione a problemi secondari e ci dimentichiamo delle cose + importanti."



"prima voglio vedere i marciapiedi le scuole e tutti gli istituti pubblici in regola con le norme di accessibilità.

voglio vedere i foglietti dei farmaci con un carattere leggibile senza microscopio

e voglio il bricco del latte con le scritte in brail"



Fine delle citazioni e fine del florilegio (De Andrè: dal letame nascono i fior)...



Insomma, siamo alle solite:



1) se una proposta di legge, a prescindere dal suo contenuto, viene dal centro-destra, allora bisogna subito fare le barricate (o magari tanti bei girotondi) per affossarla (naturalmente lo stesso vale quando al governo c'è il centro-sinistra e il centro-destra sta all'opposizione);



2) anche nella remota e improbabile ipotesi che la legge in questione meriti, in teoria, di essere votata, ci sono comunque cose più importanti a cui pensare - tipico metodo italiota per rimandare ogni sia pur minimo cambiamento al lontano futuro, anzi possibilmente alla fine dei tempi.



Nell'ormai lontano 1993 ero arrivato a un passo dal fare le valigie e andare a vivere all'estero, poi mi lasciai sedurre dall'idea che Tangentopoli avrebbe potuto rappresentare un nuovo inizio per il Paese, e decisi di rimanere - un grave errore, visto col senno di poi.



lunedì 16 dicembre 2002

Scarsa professionalità - 2



Sabato scorso commentavo la notizia di un colpo a un Bancomat scrivendo che ormai, a Milano, neanche i malviventi sono più quelli di una volta.



Oggi arriva da Catania una notizia che, se possibile, getta vieppiù discredito sulla categoria - al confronto, ormai, i vecchi ladri di polli erano dei Giganti, dei Mammasantissima, dei Coppola Storta, degli Al Cap(p)one...



Austin Powers



Lei: "Dimmi, caro, di solito tu fumi dopo avere fatto sesso?"



Lui: "Non saprei, cara, non ci ho mai fatto caso..."



domenica 15 dicembre 2002

Spedizione su MART



Oggi Laura e Silvia sono all'inaugurazione del Mart, il nuovo Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, una iniziativa su cui già convergono i consensi e l'appoggio di una quarantina di musei internazionali.



Sono sicuro che sopravviverete tranquillamente ai soliti pistolotti cultural-patriottici del ministro Urbani, quindi divertitevi ragazze!



P.S.: Comunque l'architetto Mario Botta è ticinese, non italiano - questo fra l'altro dimostra che, quanto a creatività, i nostri dirimpettai non si sono fermati all'invenzione del Ciocomat... ;-)



Allora ditelo...



Secondo Jean Leclerc du Sablon, giornalista francese che ha scritto un libro sulla Cina intitolato "L'impero della polvere negli occhi", i famosi "Guerrieri di terracotta di Xian" sarebbero una colossale bufala orchestrata dal regime comunista ai tempi della Banda dei Quattro.



I dettagli su "Il Nuovo".



sabato 14 dicembre 2002

Dalla Sala Orale della Casa Bianca...



...allo Studio Orale della RAI: il direttore di Rai Uno ha assicurato che



"la testimonianza di Monica Lewinsky servirà a fornire elementi per capire il ruolo della donna (sic) nella società moderna"


Visto il numero esorbitante di tette e di chiappe esibite in ogni trasmissione tv, pensavo che ormai i direttori delle varie reti televisive pubbliche e private si fossero già fatti un'idea abbastanza precisa del ruolo ideale della donna nella società moderna - o nella società dello spettacolo, perlomeno.



Che invece sentano ancora la necessità di discuterne a prima vista potrebbe essere preso per un segnale incoraggiante.



Che in RAI abbiano deciso di discuterne partendo dalla testimonianza di una donna passata alla storia (?), oltre che per le sue mirabolanti doti di suonatrice di clarinetto, per avere conservato per mesi in frigorifero un vestito che portava le tracce del suo impegno, ehm, musicale mi pare invece un tantino deprimente.



Scarsa professionalità



Un'ulteriore prova del fatto che la mia adorata Milano non è più la stessa: perfino i ladri stanno perdendo colpi - in tutti i sensi.



venerdì 13 dicembre 2002

Ho terminato il Web-CD per il gruppo di lavoro di Luisa.



Nelle ultime 10 ore ho assemblato le ultime 60 pagine - una discreta media, direi... - e ho spedito il tutto ai coordinatori italiani.



Se non ci sono grosse sviste - e non ce ne dovrebbero essere - entro martedì dovrebbero girarlo ai rumeni per l'assemblaggio dei contributi in francese e in spagnolo e per il varo del master finale.



Anche questa è fatta...



Peccato sia durato poco: avrei voluto restare a Mestre ancora un po' (lunedì c'è la presentazione del progetto di legge sull'accessibilità dei siti Web, fra l'altro), e invece eccomi di nuovo qui in Abruzzo, nella mia casa lontano da casa...



lunedì 2 dicembre 2002

Punto Informatico: un'occasione persa.



Da ieri sera è online il nuovo layout del sito del quotidiano "Punto Informatico"



Rispetto alla versione precedente, adesso il sito è ottimizzato per la risoluzione 800x600 pixel - dimensione fissa, quindi, e tanti saluti al "liquid design".



Il codice è privo di dichiarazione del DOCTYPE e del CHARSET - in questo modo gli user agent, nel dubbio, renderizzano l'HTML usando un "minimo comun denominatore" e vanificando di fatto gli (eventuali) sforzi di chi ha scritto la pagina usando TAG o attributi "recenti"; inoltre la mancanza del CHARSET può provocare problemi nell'interpretazione dei caratteri "estesi".



Anche aggiungendo "a manina" le dichiarazioni del DOCTYPE e del CHARSET le pagine del sito non superano il test del validatore del W3C (World Wide Web Consortium) per l'HTML 4.01 Transitional (in pratica il test più "benevolo" fra quelli disponibili).



Anche il test relativo all'accessibilità delle pagine condotto col validatore Bobby fallisce miseramente: non viene raggiunto neanche il livello di conformità 1 (WCAG level A), il più basso dei tre previsti dalle raccomandazioni del W3C - un risultato imbarazzante, considerato anche che fra meno di un mese entreremo nell'Anno europeo del disabile.



Vi sono poi delle considerazioni più generali legate ai concetti di usabilità e di accessibilità (intesa questa volta come possibilità di accedere ai contenuti della Rete "ovunque, comunque e con qualunque device").



Il mio giudizio complessivo sul sito è fortemente negativo: l'autore sta trattando il Web come se fosse la televisione, o la carta stampata - in pratica, ha sbagliato media.



Il media televisivo ha tempi, modi e usa tecniche diverse dalla carta stampata o dal cinema: lo stesso vale per il Web.



Una trasmissione televisiva può essere vista tranquillamente sia su di un televisorino portatile da 5 pollici che su di un home theater da 50 perché le proporzioni del video sono sempre uguali, rispettano sempre lo stesso standard.



Chi ha il compito di impaginare una particolare rivista o un quotidiano non ha grossi problemi nel collocare fisicamente gli articoli, le foto e le didascalie al loro posto, e questo perché le dimensioni della pagina della rivista o del quotidiano in oggetto gli sono ben note e sono fisse e invariabili.



Il monitor di un computer collegato a Internet non ha delle "proporzioni standard": da un computer all'altro possono cambiare tantissime cose come la risoluzione video, la dimensione dello schermo, il sistema operativo (Windows mostra le immagini a 96 punti per pollice, Macintosh a 72, ad esempio), la palette di colori standard, il numero di colori presenti a video, etc.



Per questo motivo i web designer non danno (non dovrebbero dare) mai delle dimensioni fisse e invariabili a "cose" come i font di caratteri o le colonne e le celle delle tabelle di impaginazione: immagini, oggetti e testi devono fluire liberamente per adattarsi al monitor dell'utente - e all'utente stesso, ovviamente: che succede se sono miope o presbite e voglio ingrandire i caratteri a schermo sfruttando l'apposita funzionalità del mio browser? Semplice: se l'autore della pagina ha dato una dimensione fissa ai caratteri o agli elementi del layout, non ho nessuna possibilità.



Non si può trattare una pagina web come se fosse una pagina del "Corriere della Sera", perché sul Web alcuni utenti leggeranno quella pagina su di un "foglio di carta" grande invece come la pagina standard di "Repubblica", o di "Panorama", o magari di un tascabile in stile "Guida TV"…



L'ideale sarebbe adottare sempre e comunque un layout "liquido", così da permettere a chiunque, indipendentemente dal device che usa per connettersi alla Rete (monitor, sintetizzatore vocale, barra Braille, telefono cellulare GPRS, UMTS o iMode, computer palmare etc.) di potere accedere senza grossi problemi ai contenuti (la parte che conta realmente: grafica e multimedia sono spesso solo un abbellimento, un di più non strettamente necessario, e ancora più spesso risultano essere solo "rumore" inutile).



A questo ovviamente dovrebbe accompagnarsi il rispetto degli standard di qualità del Web, e quindi un codice (x)HTML valido e conforme alle raccomandazioni WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) del W3C - ma questo purtroppo succede molto raramente sul Web, e in particolare sul Web "italiano", ricco di webmaster della domenica e di "esperti" nati dal nulla in 24 ore, come i funghi dopo le prime piogge autunnali...