giovedì 31 maggio 2007

Una Religione di Pace™ - e di tolleranza


Le ultime due dimostrazioni di tolleranza (dal Corriere della Sera):

1. Pakistan: cristiano condannato a morte per blasfemia

ISLAMABAD - Rischia l'impiccagione Younis Masih, cristiano, condannato ieri a morte dalla Corte distrettuale pakistana. L'uomo e' accusato di blasfemia perche' avrebbe offeso Maometto ed il Corano durante una lite con un gruppo di musulmani. I suoi legali hanno annunciato che faranno ricorso in appello. Lo riferisce l'agenzia missionaria AsiaNews.

2. Ennesimo attacco contro la minoranza cristiana nel Paese mediorientale
Iraq: Al Sadr «impone» velo alle cristiane
Lettera dell'imam radicale sciita: le donne cristiane irachene devono indossare il velo se no saranno obbligate a stare in casa

BAGDAD (IRAQ) - Un nuovo attacco alla minoranza cristiana in Iraq. Le donne cristiane irachene saranno costrette a indossare il velo pena gravi conseguenze come la segregazione in casa. È quanto affermano gli estremisti islamici dell'esercito del Mhadi che fa capo all'imam radicale Moqtada al Sadr. A dare la notizia è l'agenzia mediorientale Aina che riporta la traduzione di una lettera firmata dall'esercito del Mahdi, la milizia di Moqtada al-Sadr, l'imam radicale sciita iracheno, diffusa in questi giorni nella capitale irachena. (continua).



Sarebbe carino se tutti quelli che non perdono occasione per accusare di crimini contro l'umanità la Chiesa cattolica ogni volta che - facendo il suo mestiere, peraltro - si limita a difendere i principi della propria fede (senza uccidere, torturare, lapidare o decapitare nessuno) spendessero un briciolo del proprio preziosissimo tempo per condannare anche questi fatti.

lunedì 28 maggio 2007

Amministrative


Primissima, parziale valutazione: il Paese sembra sempre più diviso fra un Nord che aspira a un Sarkozy e un Sud che sogna un Chavez - inutile dire che entrambi rimarranno delusi, ovviamente.
Quanto alla (falsa) questione delle dimissioni di Prodi: nessun governo si è mai dimesso in seguito ai risultati di una tornata amministrativa, sia pure significativa sul piano politico - non lo ha fatto neanche il governo Berlusconi quando ha perso un po' dappertutto alle amministrative, non si vede perché Prodi dovrebbe darsi la zappa sui piedi da solo - quindi presumo che, a meno di una implosione causata da dissidi all'interno della coalizione scatenati da questo mezzo tracollo elettorale, Prodi e il suo governicchio di pericolosi incompetenti tireranno a campare ancora per un po'.