venerdì 27 febbraio 2009

La misura è colma

Non bastavano 17 anni di lotte e di sofferenze per ottenere che la volontà della figlia venisse riconosciuta; non bastavano 17 anni passati a vegliare un cadavere (perché quello era, di fatto) senza potergli dare degna (a questo punto non mi sento di aggiungere "cristiana": sarebbe fuori luogo) sepoltura; non bastavano le miserabili accuse di "protagonismo", di insensibilità, le dichiarazioni (false dal punto di vista medico) di politici ricchi di caritas e di pietas cristiana che sostenevano che la figlia fosse ancora in grado di fare figli e che in sostanza stesse "bene".

Non bastava tutto questo: adesso questa feccia ha presentato una denuncia per omicidio volontario contro Beppino Englaro e tutta l'equipe che ha seguito nella clinica di Udine la procedura di terminazione dell'alimentazione e idratazione forzata, in ossequio a una sentenza definitiva della magistratura.

Ovviamente la denuncia produrrà solo un buco nell'acqua, se ancora in Italia esiste un minimo di buon senso, ma voi intanto segnatevi i nomi dei responsabili di questa ennesima, vile canagliata: torneranno utili, al momento di andare a votare - o anche prima: io ad esempio non vorrei mai, neanche per sbaglio, ritrovarmi a prendere un caffé con uno di questi individui.

sabato 21 febbraio 2009

Senza vergogna

Subito dopo l'approvazione del "decreto sicurezza" rappresentanti del Vaticano - uno Stato estero - hanno dichiarato che con l'introduzione di quelle che in malafede definiscono "ronde" siamo ormai di fronte "alla fine dello Stato di diritto".

Strano: quando questo stesso governo tentava di stravolgere uno dei principi-cardine dello Stato di diritto - quello della separazione dei poteri - con il DL "pro-Eluana", per il Vaticano lo Stato di diritto in Italia godeva di ottima salute.

martedì 17 febbraio 2009

La polpetta avvelenata di Barack Veltroni

Veltroni si è dimesso, dopo la bruciante sconfitta in Sardegna. Naturalmente i maggiorenti (i leader delle millemila correnti) del PD gli hanno subito rinnovato la loro fiducia (sic) e gli hanno chiesto di restare al timone "fino al congresso di Ottobre", ma Uòlter a quanto pare stavolta ha deciso che "dimissioni" significa proprio dimissioni.

Erano mesi, ormai, che all'interno del partito i dalemiani (e non solo loro) gli facevano la fronda, portando avanti una vera e propria guerra di logoramento in vista della resa dei conti, da tenere o in Ottobre o meglio ancora appena dopo le elezioni europee.

Proprio questa mattina, commentando il risultato della Sardegna in un thread su FriendFeed, avevo scritto:

I suoi avversari all'interno del PD aspetteranno fin dopo le europee. Se lo silurassero adesso si ritroverebbero già alla guida del partito quando, in Giugno, ci sarà l'annunciata catastrofe elettorale e rischierebbero di condividerne la responsabilità: meglio lasciare che sia Veltroni a prendersi le torte in faccia, e poi cacciarlo "a furor di popolo" subito dopo il disastro.

Ho come l'impressione che anche Veltroni sia arrivato alle stesse conclusioni, e abbia deciso di fare un bello sgarbo a D'Alema, Bersani e agli altri che in questi mesi hanno continuato sistematicamente a indebolirlo all'interno del partito: ora che lui ha gettato la spugna "in anticipo" sui tempi previsti dai suoi detrattori, prendendoli in contropiede, voglio proprio vedere chi si assumerà la responsabilità di condurre il Partito Democratico al disastro annunciato delle europee. Preparate i popcorn: ne vedremo delle belle.

lunedì 9 febbraio 2009

Aule sorde e grigie, in tutti i sensi

Eluana Englaro è morta, o per meglio dire è morto il suo corpo: la sua mente, la sua persona era morta già da quasi 18 anni.

Al Senato si è deciso, dopo un doveroso e ipocrita minuto di silenzio, di andare avanti in ogni caso con la legiferazione d'urgenza che avrebbe dovuto "salvarla" - ora che non c'è più, ufficialmente per far sì che "il suo sacrificio non sia stato vano": strumentalizzata da viva, strumentalizzata da morta.

A cadavere ancora caldo, con le lacrime del padre che non hanno ancora fatto in tempo ad asciugarsi.

Eluana Englaro è morta, ma anche la decenza e la dignità non stanno troppo bene in questo Parlamento e in questo disgraziato Paese.

domenica 8 febbraio 2009

Domani

Decisamente è tempo di seguire un corso "vero" di lingua spagnola: non credo molto nell'apprendimento fai-da-te, almeno i fondamentali è meglio studiarli "come si deve" - poi al resto provvede la full immersion nell'ambiente ospite, ovvio.

Se non sbaglio qui in città c'è un British Institutes che eroga anche corsi di spagnolo Velasquez: domani mi informo meglio.

Sulla classe della classe dirigente italiana

Così il ministro del Welfare Sacconi, sul Corriere della Sera:

Il ministro entra anche nel merito di una possibile visita a Eluana, invito che peraltro il padre aveva rivolto in modo esplicito soltanto a Napolitano e Berlusconi («vengano soli e privatamante») e non ad altri.
Il ministro del Welfare ha fatto comunque sapere che «noi andremo a visitarla, almeno io lo ritengo giusto nel momento in cui fosse ripristinata l'alimentazione e l'idratazione. Il tutto in una condizione di regolarità che comunque deve essere sanata».

Cioè... leggete bene: "Io vado se prima viene ripristinata l'alimentazione".

Insomma, ormai certa gente è scesa al livello dei monelli dell'asilo: "Ti mostro il mio pistolino se prima mi fai vedere la tua fessurina".

Complimenti, ministro Sacconi, avanti così, sulla strada che porta al Pantheon dei grandi politici e statisti europei.

venerdì 6 febbraio 2009

Segnalazione

Roma: oggi alle ore17.30, Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni con Eluana e Beppino

Roma, 6 febbraio 2009

Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni

Con Eluana e Beppino: oggi venerdì 6 febbraio ore 17.30 Presso PalazzoChigi Galleria Colonna

presidio per la legalità, il diritto, la costituzione.

Intervengono, tra gli altri, Mina Welby, Maria Antonietta Coscioni, Marco

Cappato, Marco Perduca, Rita Bernardini, Bruno Mellano, Antonella Casu


(Segnalato da Angizia)


Siamo ufficialmente fuori dalla Costituzione

Con una decisione senza precedenti nella storia della Repubblica il governo in carica ha varato un decreto-legge "urgente" contra personam che impedisce l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione di Eluana Englaro "finché non verrà varata una legge sul testamento biologico".

Abbiamo quindi per la prima volta un esecutivo che:

  1. emette un provvedimento che svuota di valore una sentenza della Cassazione, una sentenza passata in giudicato, stracciando il principio fondamentale della separazione fra poteri dello Stato;
  2. calpesta apertamente il diritto all'autodeterminazione dell'individuo, un diritto naturale sancito anche dalla Costituzione (Art. 32, c. II: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.") ma comunque anteriore ad essa e da essa indipendente;
  3. vara un provvedimento volto a colpire specificamente i diritti di un singolo individuo e dei suoi familiari più stretti: un moderno Leviatano che si accanisce contro dei cittadini (dei sudditi?) indifesi.

Un ulteriore motivo per vergognarsi di questo stato e di questo paese (le minuscole in questo caso sono d'obbligo), e una ulteriore ragione per pensare all'espatrio.

Error 404: Freedom Not Found

Diffondete questo link postandolo sui vostri blog e social network e nello status su Twitter o servizi equivalenti (grazie ad Andre).

La Chiesa contro il Catechismo della Chiesa

In questi giorni le gerarchie vaticane stanno facendo pressioni di tutti i generi per impedire quello che squallidamente definiscono "l'assassinio" di Eluana Englaro.

Parlano di un essere umano "condannato a morte", e ribadiscono la contrarietà dei cattolici alla pena di morte e quindi, in questo caso, all'interruzione delle pratiche mediche che mantengono in "vita" il corpo che un tempo ospitava la mente e la persona di Eluana Englaro.

Okay, ma vediamo di cosa stanno parlando, consultando un documento che lorsignori dovrebbero conoscere molto bene, il Catechismo ufficiale della Chiesa cattolica:

2278. L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'«accanimento terapeutico». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.
E ancora:

2279. Anche se la morte è considerata imminente, le cure che d'ordinario sono dovute ad una persona ammalata non possono essere legittimamente interrotte. L'uso di analgesici per alleviare le sofferenze del moribondo, anche con il rischio di abbreviare i suoi giorni, può essere moralmente conforme alla dignità umana, se la morte non è voluta né come fine né come mezzo, ma è soltanto prevista e tollerata come inevitabile. Le cure palliative costituiscono una forma privilegiata della carità disinteressata. A questo titolo devono essere incoraggiate.
Quindi quello che è valso, tanto per citare un nome a caso, per Papa Wojtyla, vale esattamente alla stessa maniera per Eluana Englaro - o no?

Quanto poi alla "inaccettabile" pena di morte a cui sarebbe stata condannata Eluana, o meglio il suo cadavere artificialmente tenuto in vita, il Catechismo della Chiesa cattolica (sempre lui) si esprime così:

2267. L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani.

Quindi non è vero neanche che la Chiesa cattolica ripudia, sempre e comunque, senza se e senza ma, la pena di morte: non è strano che invece in questi giorni i rappresentanti del Vaticano sostengano a spada tratta il contrario? Non che questo c'entri qualcosa, in concreto, con la pretesa di ostacolare le sentenze della magistraura e prima ancora la volontà della stessa Eluana, ma si sa: definire quello che sta succedendo come "l'esecuzione di una condanna a morte" in un Paese che nella sua Costituzione, a differenza del Catechismo cattolico, esclude la pena di morte fa sempre un certo effetto sul piano retorico...

giovedì 5 febbraio 2009

Eluana, decreto contra personam: prime reazioni e iniziative dai blog

Come avevo scritto nel post precedente, un eventuale decreto-legge sul caso Englaro si configurerebbe come una violazione senza precedenti del principio della separazione dei poteri che sta alla base del moderno Stato di diritto: là dove la separazione fra i poteri dello Stato, e la sua implicita funzione di controllo e di argine contro gli abusi dell'esecutivo viene soppressa o vanificata de facto (come nei Paesi comunisti o nazi-fascisti) non si può più parlare di "regime di democrazia" ma di regime autoritario.

Nella blogosfera cominciano a prendere forma delle iniziative contro l'eventualità che questo decreto venga effettivamente emanato e, peggio ancora, avallato dalla firma del Presidente della Repubblica, supremo Garante della Costituzione.

Segnalo qui le prime due:

1. il Gabibbo invita a inviare via e-mail al Presidente Napolitano il seguente testo:

Signor Presidente,
Le scrivo per chiederle di non controfirmare il decreto legge che sembra essere di prossima presentazione alla Sua attenzione in materia di disposizioni sulla fine vita.
La disposizione è evidentemente priva dei requisiti di necessità e urgenza previsti dall’articolo 77 della nostra Costituzione e contrasta con la definizione di legge come “provvedimento di carattere generale” che e incontrovertibilmente patrimonio della nostra cultura costituzionale.
Non può ignorarsi infine che tale provvedimento, se approvato, avrebbe come finalità quella di vanificare pronunce irrevocabili della Magistratura nei suoi più alti gradi di giudizio.
Chiedo a Lei, Signor Presidente, di non sottoscrivere un provvedimento che è palesemente dettato da esigenze di mera contingenza, rispetto al quale la Nazione è profondamente divisa e che rappresenterebbe un gravissimo precedente rispetto al diritto fondamentale di ogni persona di decidere della propria esistenza.
La ringrazio per l’attenzione.
2. Giulia Innocenzi propone di abbrunare il proprio avatar:

Il decreto legge che il Governo sarebbe pronto a varare segna la fine dei diritti in Italia. Con il Parlamento annullato delle sue funzioni, soltanto la mobilitazione dei cittadini può arrestare la soppressione dei diritti attuata dal decreto. Per questo, ti chiedo di pubblicare in ogni dove (come foto del profilo su Facebook, sul tuo blog, su tutti i social network) un riquadro nero, che indichi la fine del diritto in Italia. Non lasciare che le sentenze dei giudici e che la volontà dei cittadini sul proprio corpo, conquiste che hanno richiesto millenni di storia dell’umanità, vadano vanificati nel nostro Paese! Dimostriamo che il web non è solo un fiume di parole, ma può essere fonte di una politica attiva ed efficace!

Altre iniziative, probabilmente, seguiranno sul Web; per intanto segnalo, nel "mondo reale", un presidio di Benedetto Della Vedova e dei Riformatori Liberali davanti a Palazzo Chigi.

Siamo al limite

La situazione rischia di precipitare: il governo sarebbe intenzionato a emanare un provvedimento, in forma di decreto-legge, per impedire la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale a Eluana Englaro - o, per meglio dire, al corpo che fino a diciotto anni fa ospitava la mente e la persona di Eluana Englaro.

Sarebbe un atto gravissimo, contrario alla lettera e allo spirito della Costituzione: il governo farebbe ricorso a un decreto-legge per scavalcare una sentenza definitiva - sottolineo: definitiva - della Cassazione, scatenando un gravissimo conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato.

Non siamo (ancora) di fronte a comportamenti apertamente golpisti, ma ci stiamo pericolosamente avvicinando al limite: mi auguro che, indipendentemente dal colore politico, tutti i parlamentari che hanno a cuore le istituzioni repubblicane dimostrino la propria lealtà alla Costituzione rifiutandosi di prendere parte alla sua barbara profanazione e ricordando al governo l'importanza della separazione dei poteri e dei meccanismi di checks and balances.

Considerazione a margine: nei mesi passati mi era capitato più volte di sostenere che il paese aveva bisogno di una opposizione seria, costruttiva e in grado di fare il proprio mestiere.

Avevo ripetuto più volte, sia ad amici dell'area di centro-destra che ad "avversari" del centro-sinistra che l'attuale opposizione imbelle e incapace era un problema per tutti, perché quando l'opposizione è debole anche la democrazia rischia di indebolirsi: alla luce di questo e di altri, recenti episodi - su cui tornerò in futuro - direi che il processo è già in corso.

martedì 3 febbraio 2009

Miserabili & ignoranti

Stamane gruppi di persone appartenenti ai vari "movimenti per la vita" (soi-disant) hanno tentato di bloccare l'ambulanza che trasportava il corpo di Eluana Englaro alla clinica "Quiete" di Udine sdraiandosi sul cofano del mezzo; lì accanto un altro manifestante, ripreso dalle telecamere, inalberava un cartello che, in piena sintonia (?) con lo spirito di caritas e di pietas cristiana si rivolgeva al padre di Eluana e a chi gli sta accanto in queste ore con la seguente, miserabile, frase:

"Solo i ladri e gli assassini agiscono di notte"

E così, o infamone, solo i ladri e gli assassini agiscono di notte?

Vuoi dire, ad esempio, come Gesù in preghiera, di notte, nell'orto del Getsemani?