lunedì 9 febbraio 2009

Aule sorde e grigie, in tutti i sensi

Eluana Englaro è morta, o per meglio dire è morto il suo corpo: la sua mente, la sua persona era morta già da quasi 18 anni.

Al Senato si è deciso, dopo un doveroso e ipocrita minuto di silenzio, di andare avanti in ogni caso con la legiferazione d'urgenza che avrebbe dovuto "salvarla" - ora che non c'è più, ufficialmente per far sì che "il suo sacrificio non sia stato vano": strumentalizzata da viva, strumentalizzata da morta.

A cadavere ancora caldo, con le lacrime del padre che non hanno ancora fatto in tempo ad asciugarsi.

Eluana Englaro è morta, ma anche la decenza e la dignità non stanno troppo bene in questo Parlamento e in questo disgraziato Paese.

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