venerdì 26 febbraio 2010

I tromboni della libertà

Apprendo che Silvio Berlusconi ha annunciato la nascita di un nuovo movimento (un "movimento"? creato dall'alto, a tavolino?) chiamato con molta fantasia "I promotori della libertà".

Coordinatrice sarà Michela Vittoria Brambilla, a suo tempo già responsabile di quella "TV della libertà" (quanta libertà in Italia, vero?) tranquillamente sbaraccata dal partito subito dopo la vittoria del PdL alle elezioni politiche - un mera coincidenza, certamente.

Francamente questo uso e abuso della parola "libertà" mi muove un senso di fastidio profondo.

Non mi piace questo uso del tutto strumentale e propagandistico del termine.

Libertà è una di quelle parole che andrebbero usate con estrema parsimonia e solo quando è proprio il caso, pena la banalizzazione sia del termine che del relativo concetto.

La libertà è anche una di quelle cose di cui non serve parlare in continuazione, quando (e se) c'è davvero.

La libertà, infine, è il sangue del mio cuore, e non accetto che una forza politica si appropri della parola e ne faccia quasi una sorta di suo marchio commerciale.

Se a Berlusconi e al PdL sta davvero a cuore la libertà, ne straparli di meno e la concretizzi di più: fatti, non chiacchiere.

mercoledì 24 febbraio 2010

La Cina è vicina

E così, alla fine siamo riusciti a diventare lo zimbello dell'intero pianeta: tre dirigenti di Google condannati per un video caricato da uno o più imbecilli su YouTube alcuni mesi fa.

Questa è la magistratura italiana (non tutta, si spera), quella magistratura che alcuni indicano come "baluardo di libertà", "unica garanzia" contro la "deriva fascista" del governo dell'odiato Berluska: questi sono i campioni dei diritti civili che ci ritroviamo in casa e che tanto piacciono alle anime belle dell'Asinistra e agli adoratori delle manette dell'IdV.