venerdì 27 febbraio 2009

La misura è colma

Non bastavano 17 anni di lotte e di sofferenze per ottenere che la volontà della figlia venisse riconosciuta; non bastavano 17 anni passati a vegliare un cadavere (perché quello era, di fatto) senza potergli dare degna (a questo punto non mi sento di aggiungere "cristiana": sarebbe fuori luogo) sepoltura; non bastavano le miserabili accuse di "protagonismo", di insensibilità, le dichiarazioni (false dal punto di vista medico) di politici ricchi di caritas e di pietas cristiana che sostenevano che la figlia fosse ancora in grado di fare figli e che in sostanza stesse "bene".

Non bastava tutto questo: adesso questa feccia ha presentato una denuncia per omicidio volontario contro Beppino Englaro e tutta l'equipe che ha seguito nella clinica di Udine la procedura di terminazione dell'alimentazione e idratazione forzata, in ossequio a una sentenza definitiva della magistratura.

Ovviamente la denuncia produrrà solo un buco nell'acqua, se ancora in Italia esiste un minimo di buon senso, ma voi intanto segnatevi i nomi dei responsabili di questa ennesima, vile canagliata: torneranno utili, al momento di andare a votare - o anche prima: io ad esempio non vorrei mai, neanche per sbaglio, ritrovarmi a prendere un caffé con uno di questi individui.

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