domenica 30 maggio 2004

Sciacallaggio elettorale, a cadavere ancora caldo


Dal Corriere della Sera:
L'opposizione: "Frattini riferisca in Parlamento"

Farnesina sotto attacco, Berlusconi la difende

L'ambasciatore italiano: "Ho saputo del rapimento del cuoco italiano già da ieri", mentre il ministero degli Esteri smentiva.



(...)



Ieri la Farnesina, citando l’ambasciatore italiano Armando Sanguini, aveva negato che vi fossero italiani tra gli ostaggi. Oggi, dopo la conferma della notizia dell’uccisione di Antonio Amato, l’ambasciatore dice che sapeva del rapimento già da ieri pomeriggio. "Abbiamo cercato di seguire la vicenda sin dall’inizio - ha detto il diplomatico italiano -. Abbiamo saputo della sua cattura ieri pomeriggio. Abbiamo cercato di metterci in contatto con lui continuamente, ma sempre senza esito. Fino a ieri pomeriggio i nostri contatti ci avevano garantito che il ragazzo stava bene", ha puntualizzato l’ambasciatore.



"FRATTINI RIFERISCA IN PARLAMENTO" - Sulla vicenda l'opposizione ha chiesto al ministro degli Esteri Franco Frattini di riferire in Parlamento. "Il Ministero degli Esteri, che si era affrettato a smentire il coinvolgimento di cittadini italiani nell'assalto al complesso di Al-Khobar, è stato oggi tragicamente smentito", ha affermato Luciano Violante, capogruppo dei Ds alla Camera. Violante chiede che Frattini riferisca "sul reale svolgimento dei fatti e sulla presenza di civili italiani in zone a rischio terrorismo".
In attesa di una risposta ufficiale di Frattini posso riferire io a Violante, intanto, alcune informazioni sui "civili italiani in zone a rischio terrorismo": sono oltre 57 milioni, secondo l'ultimo censimento, e vivono quasi tutti in una "zona ad alto rischio terrorismo" chiamata Italia; il terrorismo che li minaccia è (a parte alcune manifestazioni autoctone collegate principalmente ai nostalgici delle Brigate Rosse - Partito Comunista Combattente) un terrorismo di matrice islamo-fascista; alcuni politici stanno impegnandosi attivamente contro questa minaccia, garantendo la partecipazione attiva dell'Italia alla lotta contro Al Qaeda e i suoi alleati; altri politici, fra cui Violante e i suoi compagni di partito, sono piuttosto impegnati nel chiedere strumentalmente che l'Italia ritiri il suo supporto e le sue truppe, in Irak e altrove, facendo finta di ignorare cosa questo comporterebbe, il tutto per il "nobile" scopo di sottrarre un po' di voti "pacifisti" alle formazioni concorrenti in occasione del voto europeo di Giugno - davvero un grande esempio di senso di responsabilità, di maturità democratica e di quello spirito bipartisan sui grandi temi (e davanti alle grandi minacce) che dovrebbe essere il sale e il collante di ogni Nazione degna di questo nome.



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