sabato 21 agosto 2004

Brasile: Lula condanna l'antisemitismo


Dal Corriere della Sera:
SAN PAOLO - Il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, ha firmato una petizione di condanna dell'antisemitismo e ha chiesto all'assemblea generale dell'Onu di adottare una risoluzione che denunci tutti gli atti contro gli ebrei. La firma e' avvenuta in occasione dell'incontro tra Lula e Israel Singer, presidente del Congresso ebraico mondiale.
Nel frattempo, i Paesi arabi - tutti, compresi i presunti "moderati" - cercano in tutti i modi di impedire che l'Assemblea Generale dell'ONU discuta una mozione di condanna dell'antisemitismo (Panebianco sul Corriere della Sera Magazine, via Informazione Corretta):
Succede, a volte, che un concorso di circostanze faccia improvvisamente cadere i veli di ipocrisia dietro i quali abitualmente si nascondono pulsioni inconfessabili. E' ciò che ora sta accadendo all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Essa è sul punto di affrontare una decisiva "prova della verità".

A settembre dovrebbe andare in discussione, sponsorizzato dai paesi dell'Unione europea, un documento di condanna dell'antisemitismo. Ma il rappresentante della Lega Araba ha già dichiarato che una condanna dell'antisemitismo potrebbe provocare la rivolta delle masse arabe.

Contrari alla mozione sono persino i regimi arabi più moderati, come Giordania e Marocco. La ragione di tanta opposizione è semplice: per decenni in tutto il mondo arabo, la propaganda antisemita è stata mescolata alla propaganda antisraeliana, talchè la seconda non è mai stata distinguibile dalla prima.

Non si può sapere se quella mozione andrà davvero in discussione. Se ciò accadrà l'Assemblea generale si dividerà in due e non è detto che la parte vincente possa essere quella che condanna l'antisemitismo.

Se non altro lo scontro sull'antisemitismo servirà a gettare nuova luce sull'azione dell'Onu nella vicenda mediorientale. Da decenni ormai, l'Assemblea ha scelto di non avere una posizione equilibrata, ossia rispettosa delle ragioni di tutte le parti in causa, nel conflitto mediorientale.

Da decenni, le sue risoluzioni individuano, in quel conflitto, sempre e soltanto un solo colpevole: lo stato di Israele.
Da ultimo, ciò è accaduto il 20 luglio quando l'assemblea, forte del parere della Corte dell'Aia, ha intimato a Israele di abbattere la barriera difensiva costruita per difendere i cittadini israeliani dagli attacchi terroristici.

Mentre condannava Israele l'Assemblea non ha ritenuto di spendere una sola parola per condannare il terrorismo e le stragi dei civili. L'Europa che, in quel frangente, ha votato a favore dell'abbattimento del muro, avrà ora, di fronte al rifiuto arabo di sottoscrivere la mozione contro l'antisemitismo, molte ragioni per riflettere. Sull'inestricabile nesso che esiste (non solo nel mondo arabo) fra l'antisemitismo e l'ostilità per Israele.


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.