mercoledì 3 settembre 2003

[Tech] Privacy, buone notizie: in Italia ora gli spammer rischiano la galera


Nuovo provvedimento del Garante della privacy per arginare il fenomeno: chi invia e-mail senza avvertire il destinatario, soprattutto se a scopo di lucro, rischia sanzioni e fino a 3 anni di prigione.



Cito da Il Nuovo:
Chi intende utilizzare le e-mail per comunicazioni commerciali e promozionali senza mettere in atto comportamenti illeciti deve tenere presente innanzi tutto che è necessario il consenso informato del destinatario: gli indirizzi e-mail - spiega una nota del Garante - contengono dati personali e il fatto che possano essere reperiti facilmente su Internet non implica il diritto di utilizzarli liberamente per qualsiasi scopo (in particolare, i dati di chi partecipa a newsgroup, forum, chat, o è inserito in una lista anagrafica di abbonati ad un Internet provider o ad una newsletter, o i dati pubblicati su siti web di soggetti privati o di pubblici per fini istituzionali).

Secondo punto, il consenso è necessario anche quando gli indirizzi e-mail sono formati ed utilizzati automaticamente mediante un software. Terzo, il consenso del destinatario deve essere chiesto prima dell'invio e solo dopo averlo informato chiaramente sugli scopi per i quali i suoi dati personali verranno usati. Ancora, non è ammesso l'invio anonimo di messaggi pubblicitari, cioè senza l'indicazione della fonte di provenienza del messaggio o di coordinate veritiere (e comunque è opportuno indicare nell'oggetto del messaggio la sua tipologia pubblicitaria o commerciale). Chi detiene i dati deve sempre assicurare agli interessati la possibilità di far valere i diritti riconosciuti dalla normativa sulla privacy. Chi acquista banche dati con indirizzi di posta elettronica è tenuto ad accertare che ciascuno degli interessati presenti nella banca dati abbia effettivamente prestato il proprio consenso all'invio di materiale pubblicitario. La formazione di appositi elenchi di chi intende ricevere e-mail pubblicitarie o di chi è contrario (le cosiddette 'black list') non deve comportare oneri per gli interessati.




Fonte: Il Nuovo.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.