sabato 20 settembre 2003

La comunita' ebraica ha diritto a delle scuse


Dall'Agenzia ASCA:
"Se oggi ci fosse stato il governo D'Alema con Dini ministro degli Esteri non saremmo stati sicuramente soddisfatti della loro politica ma saremmo stati molto preoccupati della nostra sicurezza in questo paese".



Lo afferma Riccardo Pacifici, assessore alle relazioni esterne della comunità ebraica di Roma, dopo l'incontro con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. "'Le parole di D'Alema sul Messaggero e di Dini che ha definito Israele uno stato terrorista sono, in particolare in questa fase, delle frasi irresponsabili", sottolinea Pacifici.
Quanti (tele)giornali hanno riportato questa notizia? Come mai le dichiarazioni di Pacifici, critiche nei confronti di D'Alema e Dini sono passate praticamente sotto silenzio, mentre per Berlusconi si continua a suonare - a sproposito - la grancassa? Perchè in questo caso nessuno, a sinistra, ha chiesto ai responsabili (D'Alema e Dini) di presentare le proprie scuse alla comunità ebraica? Come dite? Faccio domande retoriche? Già...



E ancora: mentre i soliti "intellettuali impegnati" (ma impegnati "dde che?") in Italia cercano di dipingere Berlusconi come il peggior nemico degli ebrei (cosa questa che cozza violentemente, tanto per dirne una, contro la politica fortemente - e finalmente - filo israeliana dell'attuale governo) il 23 settembre lo stesso Berlusconi riceverà, negli Stati Uniti, il Distinguished Statesman Award dalla Anti-defamation League (un'organizzazione ebraica che si batte contro l'antisemitismo).



Facciamo un giochino: vediamo quanti (tele)giornali riporteranno questa notizia, e con quale enfasi...



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