giovedì 4 settembre 2003

Ma che si e' fumato Berlusconi, un platano?


Più passa il tempo e più mi convinco che non ce la faremo mai: non diventeremo mai un Paese "normale", non con questa classe politica (ci metto dentro destra e sinistra, senza particolari distinzioni) di imbecilli e di cialtroni, di capetti e sottopanza, di nani e ballerine, di barricaderi e di forcaioli un tanto al chilo.



Cito da una intervista rilasciata da Silvio Berlusconi alla Voce di Rimini e alla rivista inglese The Spectator e riportata per sommi capi dal Corriere della Sera:



Commentando l'accusa ad Andreotti di essere un mafioso:
Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perchè lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana
Insomma, grazie a Silvio scopriamo che la razza umana risulta suddivisa in diverse sotto-razze o categorie antropologiche.



Lui su questo punto non scende in ulteriori dettagli, ma posso tranquillamente riempire al suo posto gli spazi lasciati vuoti: allora, ci sono gli Unti del Signore (in realtà uno solo: devo proprio farne il nome?), poi gli Eletti Nelle File Della Maggioranza (tutti bravi guaglioni, anche se a volte un tantino esuberanti), poi i Comunisti Mangiabambini (che restano tali anche se adesso subdolamente si sono mimetizzati e hanno preso a darsi nomi di piante e fiori), poi i Telespettator... pardon, i Cittadini/Elettori, e infine per l'appunto i Magistrati - vil razza dannata.
Andreotti non è mio amico. Lui è di sinistra.
Certo, il Divo Giulio notoriamente è un pericoloso estremista di sinistra, sempre in prima fila quando si tratta di scagliare sampietrini o molotov durante le manifestazioni o quando c'è da organizzare un girotondo: come potrebbe un simile figuro essere amico di Berlusconi, l'Implacabile Campione Della Lotta Al Comunismo?
La realtà italiana è che è una democrazia assoluta con delle anomalie. L'opposizione non democratica, la magistratura estremamente politicizzata, la disinformazione da parte della stampa.

Abbiamo un'opposizione che non è del tutto democratica perchè è fatta di persone che furono comunisti e protagonisti del partito comunista italiano che era stalinista in origine. Un'altra anomalia, che all'estero non è conosciuta è che abbiamo una magistratura estremamente politicizzata. E la terza anomalia è che c'è una enorme disinformazione da parte della stampa.
Ora, è (in parte) vero che questa opposizione e questa magistratura sono degne di un Paese delle Banane e al disotto di ogni sospetto, ma Berlusconi dovrebbe sapere ormai che in democrazia chi sta al governo non può fabbricarsi a tavolino l'opposizione dei suoi sogni ma deve tenersi quella che c'è, e poi cosa vuol dire che "è fatta di persone che furono comunisti e protagonisti del partito comunista italiano che era stalinista in origine"? Che significa, che diavolo significa? Vogliamo metterci allora a fare la conta di quanti seguaci di Berlusconi, Bossi e Fini venti anni fa erano democristiani, missini, piduisti o peggio? E che senso avrebbe? Vogliamo mettere in piedi un bel clima da guerra civile strisciante? Non vedo altro scopo.



Commentatori come Enzo Biagi e Indro Montanelli hanno attaccato Silvio Berlusconi perchè "gelosi" e "mossi da un sentimento irrazionale". È questa la tesi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nella stessa intervista. Ai giornalisti che gli chiedono perchè tutti i commentatori lo attaccano, Berlusconi risponde:
Credo ci sia un elemento di gelosia in ognuna di queste persone perchè non riesco a trovare un'altra spiegazione. Tutti questi giornalisti, Biagi, Montanelli, erano più anziani di me e credevano di essere loro quelli importanti nel nostro rapporto. Poi il rapporto si è capovolto e io sono diventato ciò che loro stessi volevano essere. Dunque - conclude il presidente del Consiglio - dato che loro non mi sono politicamente affini, si è sviluppato un sentimento irrazionale tra giornalisti italiani molto famosi.
Qui direi che c'è materiale a sufficienza per far felice Sigmund Freud e tutti i suoi seguaci per anni...



Bisogna imporre nel mondo la libertà "con la forza, se necessario", dice Berlusconi in uno dei passaggi salienti della sua intervista alla Voce di Rimini.
È l'unico modo di mostrare che non è uno scherzo. Diciamo al signor x o y in questa o quella dittatura, tu devi riconoscere i diritti umani nel tuo Paese, e noi ti diamo 6 o 12 mesi o giù di lì, altrimenti interveniamo. E possiamo farlo perchè non c'è una forza contrastante. Abbiamo detto a Saddam "fallo o noi arriviamo" e siamo arrivati e l'abbiamo fatto.
In che senso, l'abbiamo fatto? A me risulta che siano stati principalmente americani, inglesi, polacchi e spagnoli a farlo, e che l'Italia, furbescamente, si sia limitata come al solito a fare il minimo indispensabile: spacciarsi adesso per quelli che hanno dato un contributo decisivo alla caduta di Saddam mi pare una cosa un tantino eccessiva (e comunque, immagino le risate degli angloamericani a queste bellicose dichiarazioni postume in stile "il ruggito del topolino").



Berlusconi inoltre ha dichiarato che se vivesse in un Paese senza elezioni diventerebbe un rivoluzionario, se non un terrorista. Perchè io amo troppo la libertà, senza libertà un uomo non è un uomo.



Sicuro, ma a quanto pare la libertà da sola non basta a proteggere un uomo (o un popolo) da se stesso...



Fonte: Corriere della Sera.



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