giovedì 5 giugno 2003

Una legge per la raccolta e il riciclaggio della spazzatura elettronica



Una proposta in tal senso è stata approvata dal Senato della California.



I passi successivi saranno l'approvazione da parte dell'Assemblea dello Stato e del Governatore della California, Gray Davis.



Se tutto andrà bene, le aziende californiane produttrici di computer, periferiche, elettrodomestici ed elettronica di consumo in generale dovranno impegnarsi a recuperare e smaltire il 50 percento dei prodotti venduti entro il 2005; questa percentuale dovrà raggiungere il 90 percento entro il 2010.



Le aziende che non si organizzeranno in tal senso dovranno pagare un importo non ancora definito allo Stato, una specie di tassa su quella che Wired definisce l'e-waste.



Secondo il Department of Toxic Substances Control ogni anno i californiani buttano nella spazzatura 2,75 milioni di monitor e televisori, circa 7.500 al giorno, scaricando una notevole quantità di sostanze tossiche nell'ambiente.



Nel 2002 in California solo l'11,5 percento dei computer dismessi è stato smaltito correttamente.



In generale, una buona parte della spazzatura elettronica prodotta negli Stati Uniti - fra il 50 e l'80 percento - attualmente viene spedita nei Paesi in via di sviluppo, in particolare in Cina, India e Pakistan - tutte realtà prive di una decente legislazione in tema di trattamento e smaltimento dei rifiuti tossici.



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