lunedì 9 giugno 2003

Outsourcing: ora l'India deve affrontare la concorrenza del Vietnam



E di Russia, Romania, Ungheria, Filippine, Tailandia, Singapore...



Questo è l'elenco dei Paesi verso cui si stanno orientando le principali aziende hi-tech statunitensi - fra cui IBM, Oracle, Hewlett-Packard, Intel - sempre alla caccia di lavoratori specializzati ma a basso costo.



Negli anni passati l'India aveva fatto la parte del leone in questo business: migliaia e migliaia di specialisti informatici indiani si erano trasferiti nella Silicon Valley, e contemporaneamente a Bombay, Benares e in altre città erano nati call center e software house a bizzeffe.



All'epoca del Millennium Bug, nel biennio 1998-1999, una buona percentuale del software gestionale e finanziario USA è stato "revisionato" e aggiornato proprio da software house indiane - tanto che alcuni negli Stati Uniti evidenziarono i potenziali pericoli di spionaggio industriale, e non solo industriale, che questo poteva comportare per la nazione.



Ora il vento sta girando, e nuovi Paesi stanno diventando più appetibili sul piano del rapporto fra risorse professionali e costo della manodopera.



Fra questi, un po' a sorpresa, il Vietnam, che da vecchio nemico degli USA potrebbe diventarne uno dei principali fornitori di outsourcing.



Link: articolo su Wired.



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