martedì 3 giugno 2003

La Guardia di Finanza: macche' retata, il peer-to-peer non c'entra



È ufficiale: la notizia di Repubblica su una presunta retata di utenti di sistemi P2P era una bufala in piena regola.



In realtà, come riferisce Punto Informatico, l'operazione della Guardia di Finanza ha riguardato l'individuazione di un network di produzione e vendita di materiali illegali, in particolare software professionale.



Resta da capire come ha fatto Repubblica a pubblicare senza neanche un minimo di verifiche un articolo sostanzialmente basato su una notizia totalmente falsa, peraltro infarcito delle solite sciocchezze e imprecisioni, in puro stile "adesso-noi-guru-vi-spieghiamo-i-misteri-dell'Internèt":

"È stata un'indagine tecnicamente ostica, costretta a inseguire quasi sempre "Ip dinamici", indirizzi il cui destinatario reale cambia domicilio elettronico ogni cinque minuti, e account solo apparentemente italiani, dietro i quali si celano inafferrabili siti moldavi, lituani e di altri paesi dell'Europa orientale."




Però... capito quanto sono infidi questi IP dinamici ? E io che credevo che fossero tutta un'altra cosa.... è proprio vero: ogni giorno se ne impara una nuova - sono anche preoccupato, lo ammetto, per gli inafferrabili siti moldavi: e se lo viene a sapere Bin Laden? Come facciamo a cuccarlo, poi?



Insomma, un sentito grazie a Repubblica e ai suoi espertoni...



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