martedì 3 giugno 2003

Il Ministero della Giustizia USA conferma le accuse dei militanti per i diritti umani



In un rapporto interno del Department of Justice si ammette che centinaia di immigrati illegali arrestati dopo l'11 Settembre sono stati soggetti a condizioni di detenzione "immotivatamente dure" (traduco così "unduly harsh" - spero di non sbagliare), si sono visti rinviare più volte senza motivo gli incontri con i loro legali e in generale hanno subito abusi a livello sia fisico che psicologico - i prigionieri presi in considerazione sono tutti detenuti sul territorio continentale degli Stati Uniti, non a Cuba, ma certo la tesi propagandata da alcuni media americani e ripresa da qualcuno anche qui in Italia, secondo cui Guantanamo è "quasi" (bontà loro) meglio di Disneyland, sembra uscire un tantino ridimensionata da questo report.



Il rapporto afferma esplicitamente che ci sono stati "significativi problemi" nel trattamento di oltre settecento (762, per la precisione) sospetti - per la maggior parte clandestini accusati di avere violato le leggi sull'immigrazione.



Some of the problems cited include continuous imprisonment of detainees without charges being filed, moving the prisoners around in handcuffs and leg irons, physical and emotional abuse, and a cell light that was kept on all day and night.


All'anima dei "problemi": a quanto pare al DoJ conoscono la delicata arte dello smussare gli angoli - la loro prosa è un capolavoro di understatement, un inno all'eufemismo...



Soddisfatti i gruppi che da tempo avevano denunciato il comportamento delle autorità federali:



Human rights groups, which have been sharply critical of the detentions, hailed the report Monday, saying it shed light on conditions the government has sought to keep secret.



"It confirms what we have been saying, which is that there has been a blatant disregard for basic constitutional due process protections," said Riva Enteen of the San Francisco office of the New York-based National Lawyers Guild.


Sul Mercury News l'articolo completo, sul sito dei conservatori USA (onore al merito, non si nascondono dietro un dito come farebbero certi politici di casa nostra) una sintesi molto efficace.



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