martedì 18 gennaio 2005

GAD, Grande Alleanza Demenziale

Negli ultimi quattro anni a sinistra hanno speso tempo ed energie per fare a gara a chi è più "a sinistra" degli altri, a chi è più antiberlusconiano, a chi è più massimalista, a chi è più duro e puro nella resistenza al regime del neo-duce Berlusconi.



Le voci che suggerivano l'opportunità e la necessità vitale di una seria analisi della sconfitta del 2001 e della messa in cantiere (anche in Italia, finalmente) di un centro-sinistra riformista, serio, responsabile, in grado di produrre strutture e programmi ragionevoli, credibili, appetibili anche dall'elettore di centro (quello che al momento del voto fa la differenza fra vittoria e sconfitta) sono state ignorate e spesso anzi messe a tacere con l'accusa di "tradimento" della Sacra Crociata anti-Berluska.



Ecco il risultato: Nicky Vendola candidato in Puglia, e la prospettiva di un ulteriore slittamento a sinistra del baricentro di questa sempre più inguardabile (e invotabile) Armata Brancaleone, secondo Prodi unita e combattiva come una Gioiosa Macchina da Guerra, nella realtà divisa fra un Rutelli che parla di fine dell'esperienza socialdemocratica (ha detto niente...), un Bertinotti deciso a cancellare tutte le leggi e le riforme del governo attuale e che parla di patrimoniale e altre amenità e un "popolo dei girotondi" (viene in mente lo slogan della Renault Modus: "Crescere? Ma perché?") il cui programma politico prevede un solo punto: affossare Berlusconi - tutto il resto (come governare il Paese, ad esempio, e altre quisquilie) si vedrà dopo.



Ovvio che ieri, nel centrodestra, molti abbiano stappato lo champagne con oltre un anno di anticipo: la cosa buffa - per me - è che lo hanno fatto, e in molti, anche a sinistra.



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