domenica 27 giugno 2004

Michael Moore, un lurido uomo bianco


Non stupido, come recita il titolo del suo libro anti-Bush, ma proprio lurido, intellettualmente sporco.



Dal Corriere della Sera:
...Così il documentario atterra nelle sale americane nel bel mezzo della campagna elettorale. Non farà bene a Bush, ma una censura o un boicottaggio (come quello chiesto dagli ultraconservatori di "Move America Forward", secondo i quali la pellicola andrebbe proiettata nei campi di addestramento di Al Qaeda, non nei cinema americani) sarebbero stati più dannosi. La Casa Bianca ha evitato commenti specifici sul film, liquidandolo come spazzatura farcita di falsità.



E qui va detto che la tesi centrale del film, il tentativo di dimostrare che il presidente non aveva combattuto con vigore Al Qaeda perché la famiglia Bush aveva una lunga storia di rapporti d'affari con l'Arabia Saudita e anche con alcuni membri della famiglia di Bin Laden, poggia su una ricostruzione che l'indagine del Congresso americano sull'attacco dell'11 settembre ha ora dimostrato essere falsa o quantomeno fuorviante. Moore nel film afferma che all'indomani degli attentati, con i cieli americani totalmente chiusi, la Casa Bianca autorizzò il decollo di sei voli privati con i quali 142 cittadini sauditi, tra i quali diversi membri della famiglia di Bin Laden, lasciarono gli Stati Uniti senza subire alcun controllo di polizia.

L'indagine parlamentare ha invece dimostrato che quei voli privati partirono tre o quattro giorni dopo l'attentato, quando i cieli erano ormai stati riaperti al traffico commerciale e che quasi tutti i sauditi furono interrogati dall'Fbi prima di lasciare l'America. Gli avvocati della Miramax - e in parte lo stesso cineasta - hanno ammesso l'errore.

Del resto Moore non pretende di aver confezionato un documentario giornalisticamente oggettivo: "Il mio - spiega alle reti televisive che lo hanno intervistato a ripetizione - è un op- ed , un editoriale nel quale racconto con le immagini il mio punto di vista su questo presidente".

E' anche per questo che l'impatto sull'orientamento degli elettori sarà probabilmente limitato: il lungometraggio ha grande forza espressiva, le critiche alla Casa Bianca sono efficaci, ma lo scenario in cui viene inserita la decisione di attaccare Saddam - un Iraq pacifico e benestante, pieno di bimbi spensierati - è inaccettabile per gran parte degli americani.
Un Irak pacifico e benestante. Pieno di bambini spensierati.

Michael Moore: another useful fool, another lurid white man.



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