martedì 22 giugno 2004

Irak, decapitato anche l'ostaggio sud-coreano


Kim Sun-il, l'interprete sud-coreano di religione cristiana rapito dai terroristi (la Gruber direbbe "dalla resistenza", immagino) è stato decapitato: la notizia, accompagnata da un breve spezzone filmato, è stata data in prima battuta dalla televisione satellitare Al Jazeera.



Il ministero degli Esteri della Corea del Sud ha confermato l’uccisione; l'agenzia di notizie sud-coreana Yonhap ha annunciato che il corpo è già stato recuperato, lungo la strada tra Baghdad e Falluja.



Questi sono i selvaggi, i barbari che abbiamo di fronte, questi sono i "resistenti" tanto cari ai nostri antiimperialisti e pacifisti a senso unico; questa è la feccia dell'umanità a cui la sinistra - da Prodi a Rutelli fino a Bertinotti - intendeva di fatto consegnare l'Irak con la sua scellerata proposta di ritiro "senza se e senza ma" delle truppe italiane e occidentali. Chissà se sono ancora, tutti, dello stesso avviso?



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