mercoledì 23 giugno 2004

Da Ryad a Baghdad una sola regia


Interessante analisi di Guido Olimpio sulla strategia mediatica degli islamo-fascisti:
E' l'orrenda competizione dei tagliatori di teste. Da una parte ribelli iracheni e simpatizzanti qaedisti, dall'altra i mujahidin sauditi. Uniti nella caccia allo straniero, per indurlo a scappare, a cedere. Ha iniziato Al Moqrin, l'emiro dei qaedisti in Arabia Saudita incitando i suoi uomini a fare scempio dei tecnici occidentali. E i suoi guerrieri avevano obbedito trascinando con una vettura il corpo di un americano catturato in un impianto di Yanbu. Non è stato da meno Abu Musab Al Zarkawi, terrorista giordano che agisce in proprio e che si è assunto la responsabilità della decapitazione del cittadino statunitense Nick Berg in Iraq. La scimitarra è poi tornata ai fratelli sauditi che hanno trucidato allo stesso modo un esperto di elicotteri.
(continua sul Corriere della Sera).



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