venerdì 4 giugno 2004

L'ONU: una garanzia - in negativo


Dopo il Ruanda, il Kosovo, l'Afghanistan e cento altri posti, ora l'ONU sta dando prova della sua inettitudine anche in Congo:
Decine di migliaia di persone armate di bastoni hanno occupato il centro di Kinshasa e alcune sono riuscite a entrare nella sede dell’Onu. Lo staff delle Nazioni Unite, che si trova all’interno della sede diplomatica internazionale, ha udito ripetuti colpi d’arma da fuoco. Secondo le prime frammentarie notizie ci sarebbero due vittime.

Si hanno notizie di attacchi anche alle sedi delle Nazioni Unite in almeno altre due città della Repubblica democratica del Congo mentre sono in corso manifestazioni di protesta per i combattimenti nell'est del paese e per l'occupazione da parte di forze ribelli della città di Bukavu. Un responsabile militare, il colonnello Clive Mantell, ha detto che la folla ha attaccato uffici dell'Onu a Kindu, nel centro del paese, e a Lubumbashi, nel sud.

I manifestanti accusano i 10.800 peacekeepers dell’Onu presenti in Congo di incapacità ad impedire la caduta di Bukavu in mano ai comandanti ribelli. "Lo stato è morto" hanno urlato con rabbia.
Questi, secondo Prodi e compagni, sono gli "esperti" che in Irak dovrebbero sostituire i vertici militari USA e degli altri Paesi della Coalizione nella gestione dell'ordine e della sicurezza - vengono i brividi solo a pensarci.



Fonte: Corriere della Sera.



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