mercoledì 30 giugno 2004

La Corte d'Appello francese esprime parere favorevole all'estradizione di Battisti


Cesare Battisti, ex PAC (Proletari Armati per il Comunismo) fuggito a suo tempo in Francia dopo avere commesso in Italia svariati reati (fra cui l'omicidio di un commerciante e il ferimento di suo figlio, da allora inchiodato su di una sedia a rotelle) ora rischia concretamente di essere estradato in Italia e di dovere quindi scontare i due ergastoli a cui è stato condannato.



Giustizia è fatta, dunque? Quasi: infatti, i suoi legali hanno preannunciato già nei giorni scorsi l'intenzione di presentare appello presso la Corte di Cassazione francese.
Alla lettura della sentenza del presidente della Corte d'Appello che oggi a Parigi ha emanato parere favorevole all'estradizione di Cesare Battisti in Italia, numerose proteste di amici e sostenitori dell'ex terrorista si sono levate in aula. I familiari sono scoppiati in lacrime. Alle parole "concessione dell'estradizione" ha cominciato a singhiozzare, con le mani che le coprivano il volto, la compagna Mariette, mentre la ex moglie è rimasta impassibile ed ha cercato subito di consolare la figlia. Il sindaco del X Arrondissement, Jacques Bravo, quello dove risiede a Parigi Battisti, ha abbracciato e accompagnato fuori la compagna dell'ex terrorista, che nel corridoio di uscita del palazzo di giustizia se l'è poi violentemente presa con un cameraman italiano che la stava inquadrando.
Tutto molto commovente, ma personalmente mi toccano di più le lacrime versate dai familiari e dagli amici delle vittime che non quelle della moglie e dei numerosi fan (fra cui moltissimi "pacifisti", sic) di questo terrorista assassino.



Fonte: Corriere della Sera.



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