domenica 27 giugno 2004

Commissione 9/11: e adesso?


Nei giorni scorsi i soliti blog moralmente superiori hanno riportato con grande clamore le notizie riguardanti la Commissione d'inchiesta sul "9/11", sostenendo che la Commissione ha smentito la tesi di un sostegno diretto del regime di Saddam agli attentatori dell'11 settembre.



Notare che questo non significa affatto che la Commissione abbia smentito in toto il sostegno del regime di Saddam al terrorismo islamo-nazista: ha solo detto che, nel caso dell'11 settembre, questo sostegno diretto non c'è stato.



Non sono state smentite invece le notizie relative a contatti fra i servizi segreti del regime baathista e Al Qaeda, così come non è stato smentito il finanziamento ai gruppi terroristi palestinesi (25.000 dollari per ogni ebreo ucciso, devoluti alla famiglia dell'attentatore suicida con i complimenti del pacifico Saddam).



Oggi il Washington Post, citato dal Corriere della Sera, fa emergere altri punti del rapporto sul 9/11 che forse faranno meno piacere ai nostri pacifinti:
WASHINGTON - Il quotidiano statunitense 'Washington Post' ha pubblicato alcuni passaggi del rapporto della Commissione indipendente statunitense che indaga sugli attentati dell'11 settembre 2001. Gli investigatori, se hanno escluso che tra l'Iraq di Saddam Hussein e Al Qaeda ci sia stata qualche forma di collaborazione, sospettano, invece, legami tra l'Iran e la rete terroristica che fa capo a Osama bin Laden. Al Qaeda, in particolare, avrebbe aiutato il gruppo fondamentalista sciita Hezbollah, sostenuto da Teheran, nell'attentato sferrato nel '96 contro le Khobar Towers di Dharan, in Arabia Saudita. Un camion imbottito di esplosivo uccise 19 militari americani.
Finora le risultanze della Commissione 9/11 sono state prese per oro colato dai pacifinti nostrani, e presentate come la Verità Rivelata: scommettiamo che, ora che emergono accuse contro il regime teocratico iraniano, quello stesso rapporto verrà declassato a "polverone investigativo, fumo negli occhi dell'ingenua opinione pubblica, ennesimo tentativo del guerrafondaio Bush di giustificare a priori una futura, eventuale azione militare contro il regime di Teheran"?



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