giovedì 11 marzo 2004

Massacro di Madrid - aggiornamento: presunta rivendicazione islamica


bandiera spagnola con nastro a lutto



In serata a Londra il quotidiano in lingua araba Al Quds Al-Arabi ha ricevuto una presunta rivendicazione della strage di Madrid da parte di un gruppo collegato ad al Qaeda:
La rivendicazione sarebbe giunta per email alla redazione del giornale e sarebbe firmata dalle "Brigate di Abu Hafs" nel nome di Al Qaeda. Nel messaggio si legge che le "squadre della morte" delle brigate hanno colpito "uno dei pilastri dell'alleanza dei crociati: la Spagna". E ancora: "Questo è un modo per sistemare vecchie pendenze con la Spagna, la crociata, e l'alleato dell'America nella guerra con l'Islam". Quindi, riferendosi al primo ministro Josè Maria Aznar, la dichiarazione si chiede: "Aznar, dov'è l'America? Chi vi proteggerà da noi, Gran Bretagna, Giappone, Italia e tutti gli altri?". La rivendicazione prosegue attribuendo alla stessa organizzazione l'attacco contro la caserma dei carabinieri a Nassiriya che provocò la morte di 19 uomini della missione militare italiana in Iraq: "Quando abbiamo attaccato i soldati italiani a Nassiriya e vi abbiamo mandato, a voi e agli agenti dell’America un ultimatum per ritirarvi dall’alleanza anti Islam, non avete capito il messaggio. Ora lo abbiamo reso chiaro e speriamo che questa volta capirete".



(...)



tra le ipotesi in qualche modo torna quella del terrorismo islamico: in un furgone nella città di Alcalà de Henares, vicino Madrid, sono stati trovati sette detonatori e alcune audiocassette con versetti del Corano in arabo. La notizia (...) si collega a quanto dichiarato in giornata dal braccio politico dell'Eta, Batasuna, che ha negato il coinvolgimento di indipendentisti baschi negli attentati e che ha indicato nel terrorismo islamico il possibile colpevole della strage di Madrid. Perplessità, viste le modalità degli attentati, erano state espresse anche dall'Europol.



ELEMENTO COMUNE - C’è un importante elemento comune che lega i quattro attentati di Madrid alla "pista islamica", tanto da spingere le autorità spagnole ad aprire un secondo fronte nelle indagini, accanto alla matrice basca, data pressoché per certa finora. Tre dei quattro treni colpiti erano partiti, formando i convogli, dalla cittadina di Alcalà de Henares, e il quarto vi era transitato prima di arrivare nella capitale spagnola. E proprio ad Alcalà è stato ritrovato il furgone con a bordo sette detonatori e un’audiocassetta con incisi versetti del Corano in arabo.
Tutto questo non fa che rafforzare la convinzione espressa nei miei precedenti post: la pista basca mi sembra sempre più improbabile, ad ogni ora che passa.



Fonti: Corriere della Sera e El Mundo.



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