mercoledì 24 marzo 2004

Ecco l'eredita' di Yassin, benefattore dei bambini palestinesi


Nei giorni scorsi, parlando dell'uccisione dello sceicco Yassin, molti organi di stampa hanno sottolineato che Hamas, come dire? è anche "impegnata nel sociale": ambulatori, scuole, campi sportivi, colonie per i bambini palestinesi...



A leggere certi articoli pareva di trovarsi di fronte alle opere delle piccole seguaci di suor Maria Teresa di Calcutta, piuttosto che alle azioni populiste e propagandiste di un gruppo di assassini islamo-nazisti.



Oggi un "piccolo" episodio che ristabilisce un minimo di proporzioni, e spiega un po' meglio di che tipo di "colonie per bambini" si occupi Hamas:
GERUSALEMME - La radio militare israeliana ha diffuso la notizia che i soldati israeliani avrebbero fermato a un check point di Nablus in Cisgiordania un bambino palestinese di eta' compresa tra 8 e 12 anni che, dicono i soldati, indossava una cintura esplosiva. Secondo il sito del quotidiano Haaretz i militari credono che il piccolo si sarebbe fatto esplodere una volta raggiunti i militari o la vicina base. Ora il bambino e' sotto interrogatorio.
Ecco i frutti della "delicata pressione psicologica" posta in atto da Yassin e dal suo amichetto Arafat (quest'ultimo attraverso i libri scolastici ufficiali e i media sotto il controllo dell'ANP) nei confronti dei bambini palestinesi - chissà come certi giornalisti occidentali cercheranno di interpretare (e minimizzare) questo episodio: forse come il risultato di una variante appena un po' eccentrica del Metodo Montessori?



Fonte: Corriere della Sera.



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