lunedì 15 marzo 2004

Ancora sul voto in Spagna


Sul forum del Corriere della Sera Magdi Allam (riportato anche da Gino) torna a parlare dell'influenza che Al Qaeda ha avuto sul voto di domenica in Spagna:
...esiste un documento strategico di Al Qaeda, reso noto lo scorso dicembre, di enorme rilievo. In esso si afferma che se si fosse riuscito a colpire pesantemente la Spagna alla vigilia delle elezioni, l'opinione pubblica avrebbe votato per il partito socialista che avrebbe mantenuto la promessa di ritirarsi dall'Iraq.



È un documento raccapricciante. Per la freddezza con cui strumentalizza centinaia di vite umane innocenti. Per l'ingresso sulla scena politica spagnola e europea di interessi e di giochi del terrorismo islamico globalizzato. Bisognerebbe riflettere attentamente prima di prendere decisioni affrettate.



Questo terrorismo ha chiaramente scelto l'Iraq come fronte di prima linea per sconfiggere l'America e l'Occidente. Vorrebbe trasformare l'Iraq nel bastione della Guerra santa. Per poi prendere il potere in Arabia Saudita e nel resto dei paesi arabi e musulmani. Condizionando pesantemente la stabilità e la sicurezza di tutto il mondo. Questa Guerra santa è aggressiva, non è reattiva. Ritirarsi dall'Iraq non indebolirà ma al contrario consoliderà il terrorismo. Questo terrorismo non conosce né ammette compromessi. Non ci potrà mai essere un modus vivendi con chi ha come massima aspirazione il martirio per se e la strage per gli altri. In aggiunta va preso in considerazione che questo terrorismo è riuscito a globalizzarsi coinvolgendo, all'insegna dell'antiamericanismo, molte forze occidentali di estrema destra e estrema sinistra.
Appunto: molte forze occidentali di estrema destra e di estrema sinistra, nonché una moltitudine di utili idioti sempre pronti a scambiare la causa con l'effetto, l'aggressore con l'aggredito, la quiete dei cimiteri e delle fosse comuni con la "pace", e magari a marciare tutti insieme mano nella mano, sabato prossimo, cantando "We aaare the woooorld!..." oppure "Oh bella ciao, bella ciao..." - e accanto agli utili idioti i "resistenti" moralmente e antropologicamente superiori come Moreno Pasquinelli:
Sul livello etico noi condanniamo ogni forma di stragismo. Ma sul livello politico gli integralisti islamici si considerano una potenza statale in fieri, la Umma musulmana. Sono in guerra con gli Stati Uniti e i loro alleati. Dal loro punto di vista queste azioni sono azioni di guerra contro l'aggressione e il militarismo americano. Questo stragismo non è di pazzi criminali. Ha delle cause che risiedono nell'unilateralismo imperialistico americano, sono atti a sfondo politico, vanno compresi politicamente. Sono atti di guerra di gruppi che chiedono il ritiro dell'America dall'Iraq e di Israele dai territori occupati. Noi condividiamo questi obiettivi. La logica politica di chi ha fatto la strage di Madrid è ottenere il ritiro degli spagnoli dall'Iraq.
Strano: quando si tratta della guerra dei kattivi amerikani e dei loro alleati contro il terrorismo vale il principio per cui ogni singola vita umana è preziosa, e quindi bisogna opporsi alla guerra "senza se e senza ma"; se invece si tratta della guerra degli stragisti islamici contro l'occidente allora i "se" e i "ma" sono ammessi, e infatti vengono usati in quantità industriale.



Ecco all'opera il multilateralismo, il relativismo culturale (?), il pensiero debole at it's best: a "livello etico" (sic) uccidere 201 persone colpevoli solo di aver preso un treno per andare in ufficio, in fabbrica, al liceo o all'università è, bontà loro, "condannabile", ma sul "piano politico" invece gli islamo-fascisti tutto sommato hanno fatto benone: loro si considerano una "potenza statale in fieri, la Umma musulmana" (perché non provano a presentare domanda di ammissione all'ONU, allora? Visto l'andazzo, potrebbero anche ritrovarsi ad entrare alle Nazioni Unite dalla porta principale), e sono in guerra contro i kattivi occidentali, quindi vanno compresi, poverini, in fondo i loro obiettivi sono condivisibili...



Per meglio capire questi bravi ragazzi, e aiutarli concretamente nella loro giusta guerra contro persone indifese scelte a caso fra la folla, il Campo Anti-imperialista di cui Pasquinelli è espressione ha raccolto negli ultimi mesi almeno 12.000 € "pro-resistenza irachena": alla luce di quanto riportato sopra, mi viene da chiedermi quanti di questi quattrini sono serviti per procurare l'esplosivo che ha spezzato la vita a 201 esseri umani a Madrid, e quanti ne serviranno per la prossima strage, che secondo più analisti potrebbe avvenire proprio in Italia.



Mi domando anche se, a quel punto, Pasquinelli ribadirà la sua condanna etica ma al tempo stesso il suo appoggio politico agli stragisti, continuando poi come se niente fosse a guardarsi allo specchio la mattina.



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