martedì 4 novembre 2003

Tarek Aziz sui contatti fra Irak, Francia e Russia


Dal Corriere della Sera:
Saddam Hussein era stato convinto dai suoi contatti russi e francesi di poter evitare o di riuscire a resistere a un'invasione di terra, che giudicava un trucco. Per questo motivo non ordinò una controffensiva alle truppe della coalizione. Lo dicono fonti USA al "Washington Post", citando i contenuti degli interrogatori all'ex vice premier Tarek Aziz. L'ex vicepresidente iracheno ha raccontato che l'Iraq non possedeva armi di sterminio, ma che Saddam ordinò la costruzione di missili a lungo raggio, vietati dalle sanzioni dell'ONU.
Bene, questo getta nuova luce (o fornisce, se preferite, una conferma) sul ruolo di Francia e Russia nella vicenda ONU-USA-Irak: i "paladini della pace" hanno di fatto contribuito a indebolire la posizione dell'ONU (oltre che degli Stati Uniti) nei confronti del regime iracheno, lasciando intendere a Saddam che la minaccia di invasione da parte degli americani era solo un bluff.



Fonte: Corriere della Sera.



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