sabato 29 novembre 2003

Cyber-dissidente cinese condannato a quattro anni di carcere


L'attivista per i diritti civili Jiang Lijun è stato condannato a quattro anni di carcere da un tribunale di Pechino dopo essere stato accusato di attività sovversive per avere perorato la causa delle libertà civili e di espressione su Internet e per avere progettato la fondazione di un partito politico "pro-democrazia".
Jiang was detained in November last year, suspected of being a ringleader of online pro-democracy activism.



According to Mo (l'avvocato di Lijun, NdR), he was convicted for advocating democracy on the Internet and for intending to organise a political party known as the China Freedom Democracy Party.



Reflecting his prominent status, he has been kept in Beijing's Qincheng Prison which has previously held China's last emperor Pu Yi and several senior-level Communist Party officials.
Jiang Lijun non è il solo cittadino cinese detenuto per le sue attività pro-democrazia su Internet: gli arrestati, solo negli ultimi mesi, sono almeno una ventina.



Fra questi Liu Di, una studentessa di psicologia di 22 anni arrestata lo scorso anno per avere pubblicato online materiale definito "sovversivo" dal regime:
Jiang is reportedly a close confederate of other Internet activists, including Liu Di, a Beijing student who was also arrested a year ago after posting democracy essays online.



The case of Liu, a 22-year-old psychology student known by her online alias of "Stainless Steel Mouse," has proved a hard nut to crack for China's law enforcers.



Prosecutors bounced it back to police earlier this month, telling them to come up with better evidence.
Continua dunque il giro di vite delle autorità comuniste cinesi contro ogni forma di dissidenza, da quella politico-religiosa dei seguaci della setta Falun Gong a quella espressa su Internet dalla parte migliore della gioventù cinese.



Fonte: Yahoo! News - AFP.



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