venerdì 19 dicembre 2003

Sicilia: non sempre Bossi ha torto


In Sicilia c'è chi vorrebbe costruire nuovi aeroporti - almeno sei - in grado di movimentare complessivamente cinquanta milioni di passeggeri/anno: una enormità, considerando che già adesso non è che gli aeroporti esistenti rischino di collassare tutti causa l'eccessivo traffico.



Esemplare il caso di Agrigento: i progettisti hanno scartato la pianura, con motivazioni quantomeno fantasiose, e hanno deciso che il sito ideale per l'aeroporto sono le colline intorno a Racalmuto, il paese di Sciascia.



Scrive Gian Antonio Stella sul Corriere:
Dite voi: potrebbe mai Agrigento, in tale contesto, farsi sfuggire di mano il futuro? Non ha diritto forse, la città fondata da Dedalo arrivato in volo con Icaro, a uno straccio di aeroporto? Certo, c’è chi suggerisce che basterebbe fare finalmente l’agognata bretella per Caltanissetta per avere già oggi Catania e Palermo abbastanza vicine in attesa del super-scalo di cui dicevamo di Enna. Ma perché rinunciare al sogno di uno scalo domestico? Uno dopo l’altro, così, sono stati esaminati sette possibili siti. Via via scartati in favore di Racalmuto a partire da quello di Piano Romano, vicino a Licata, per decenni individuato, essendo piatto come un biliardo, come il più adatto.



Geniale, nello studio di prefattibilità ambientale, la spiegazione del rifiuto: "il sito di Licata si trova in una delle rare pianure della costa siciliana mentre il sito di Racalmuto si trova in una zona di colline interne, classiche della Sicilia, molto ondulata, a volte dolcemente, a volte con dirupi dovuti all’affioramento della roccia". È o no l’ideale, per metterci un aeroporto? Il sindaco del paese, l’ulivista Gigi Restivo, la vedova di Sciascia, gli amici dello scrittore, Legambiente e l’intera comunità salvo eccezioni sono saltati su: ma come? Un aeroporto in collina?
Fantastico. Semplicemente fantastico.



Fonte: Corriere della Sera.



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