martedì 2 dicembre 2003

Cina: liberata la cyber-dissidente ''Stainless Steel Mouse''


Liu Di, una studentessa di psicologia meglio conosciuta su Internet col nickname di "Stainless Steel Mouse", era stata imprigionata lo scorso anno dalle autorità cinesi per avere pubblicato su Internet dei testi satirici in cui prendeva a bersaglio il Partito Comunista e alcuni messaggi in cui chiedeva la liberazione dei cyber-dissidenti cinesi, tutte cose considerate dal regime alla stregua di "attività sovversive".



Ora Wired riporta la notizia della sua liberazione, avvenuta venerdì scorso in contemporanea con la liberazione di altri due cyber-dissidenti, Wu Yiran, 34 anni, e Li Yibin, 29.
Liu Di, 23, a former psychology major at Beijing Normal University who wrote under the computer name "Stainless Steel Mouse," was freed from Beijing's Qincheng prison on Friday, the Information Centre for Human Rights and Democracy said on Sunday.



(...)



The center said in early November that prosecutors had rejected police recommendations to indict Liu on broad charges of subversion due to lack of evidence.



Police also detained at least two people for organizing online petitions for Liu's release. Du Daobin, a civil servant, was detained in October, while Luo Changfu, a 39-year-old laid-off worker, was sentenced to three years in prison.



China has been cracking down on Internet content -- from politics to pornography -- as the government struggles to gain control over the new and popular medium.



It has created a special Internet police force, blocked some foreign news sites and shut down domestic sites posting politically incorrect literature.
Il rilascio dei tre dissidenti anticipa di una settimana la visita del premier cinese Wen Jiabao negli Stati Uniti.



Il rilascio di dissidenti a cavallo di importanti viaggi di Stato o di visite di leader stranieri è ultimamente diventata una consuetudine, da parte delle autorità cinesi: un patetico tentativo di far mostra di una qualche forma di "apertura democratica", finalizzato più che altro a salvaguardare i lucrosi commerci con i Paesi occidentali, che a loro volta (purtroppo) per lo stesso motivo fingono di credere a queste indegne sceneggiate.



Fonte: Wired News.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.