lunedì 1 dicembre 2003

Barbari a Milano


Quello che sta accadendo a Milano è semplicemente inqualificabile.



Non è possibile che degli scioperanti decidano di cambiare "al volo" gli orari di inizio e fine di uno sciopero col preciso intento di arrecare il maggior danno possibile alla cittadinanza così da richiamare l'attenzione dei media, eppure questo è quello che sta succedendo.



Al riguardo, ecco il commento di un delegato CGIL, veramente illuminante:
Chiediamo scusa a tutta la cittadinanza per i disagi che abbiamo provocato ma questo era l'unico modo per essere finalmente presi in considerazione
Il nostro eroe "chiede scusa", per i disagi: carino da parte sua, peccato che a quanto pare Altroconsumo e il Prefetto (per non parlare dei semplici cittadini, e dei malati in particolare) non giudichino le semplici scuse sufficienti.



Insomma, secondo i sindacalisti milanesi del settore trasporti pubblici paralizzare una intera metropoli, violare la legge e i codici di autoregolamentazione, fare danni in maniera indiscriminata senza preoccuparsi delle conseguenze per gli utenti del servizio, e in particolare per i più deboli, è un ottimo sistema per essere "presi in considerazione": una logica degna di un "disobbediente" alla Casarini, per cui la violenza nei comportamenti è sempre da stigmatizzare se proviene dall'avversario ma è sempre giustificata se invece è praticata dai "buoni" e in nome di una "giusta" causa.



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