mercoledì 21 luglio 2004

Effetto domino?


Il ritiro delle truppe filippine pare essere stato interpretato dai terroristi, com'era facilmente prevedibile, come la conferma dell'efficacia della strategia dei rapimenti e delle decapitazioni: è di oggi infatti la notizia del rapimento di altri sei lavoratori stranieri in Irak.
Si tratta di tre indiani, due keniani e un egiziano impiegati di un'azienda kuwaitiana in Iraq come conducenti. In un video trasmesso dall'emittente satellitare Al Arabiya i sequestratori minacciano di uccidere i prigionieri se la ditta non ritirerà il suo personale dall'Iraq entro 72 ore a partire dalle 20 di questa sera (ora locale). A sorpresa i sequestratori hanno chiesto anche il ritiro "delle loro truppe", anche se nessuno dei Paesi cui appartengono i rapiti (Egitto, Kenya e India) ha contingenti militari in Iraq. I rapitori hanno minacciato di decapitare un ostaggio ogni tre giorni se le loro richieste non verranno soddisfatte.

(fonte: Corriere della Sera)
Risultano quindi quanto mai giustificate le critiche rivolte dagli Stati Uniti (e non solo da loro) al governo delle Filippine: cedere al ricatto dei terroristi ha sì salvato, momentaneamente, una vita, ma ora ne sta mettendo in pericolo altre sei, e chissà quante altre ancora in futuro: ecco cosa succede quando si imbocca la strada del cedimento e dell'appeasement.



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