giovedì 9 settembre 2004

Mostrare le immagini dell'orrore


Varsavia, aprile 1943: il bambino del Ghetto

Varsavia 1943, Beslan 2004: la stessa ferocia nazista.



Editoriale di Beppe Severgnini sul Corriere della Sera:
Guardate queste fotografie: due bambini, con le braccia alzate, s'arrendono alla stupidità malvagia degli uomini. Nessuno ha detto, ieri, che gli orrori del nazismo non si dovessero mostrare. Alcuni sostengono, oggi, che la mattanza cecena vada invece attenuata. Certe immagini - si dice - sono troppo crude per essere mostrare sui giornali e in Tv. Meglio limitarsi a descrivere, sottintendere, lasciar immaginare. Mi domando, e vi domando: rifiutando lo spettacolo dell'orrore, siamo pietosi oppure chiediamo di non essere (dis)turbati?.




Personalmente non sono molto d'accordo con Severgnini (come si deduce anche da questo post, scritto qualche tempo fa): ho pubblicato solo alcune foto relative al massacro di Beslan, e solo in considerazione dell'eccezionale mostruosità dell'evento, e comunque evitando di mostrare cadaveri di bambini.



Ritengo che le considerazioni che avevo scritto allora valgano tuttora, anzi, ora che la barbarie dilaga, forse ancora di più.



A proposito, una piccola-grande buona notizia: il bambino della foto di Beslan è sopravvissuto al massacro: si chiama Georgy Farniyev, ha otto anni - e una buona dose di fortuna.



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