martedì 7 settembre 2004

Baghdad, rapite due volontarie italiane


Due volontarie italiane della ONG "Un ponte per..." - Simona Torretta, di Roma, e Simona Pari, di Rimini, di 29 e 30 anni - sono state rapite a Baghdad assieme a un ingegnere iracheno della stessa organizzazione e a una donna irachena di InterSOS, un'altra ONG italiana impegnata in Irak.



La notizia del rapimento delle due pacifiste è stata diffusa inizialmente da Al Jazeera. Poco fa "Un ponte per..." ha confermato la notizia.



Già nelle scorse settimane era girata voce che i terroristi avessero in progetto di rapire una o più soldatesse della Coalizione, per l'alto valore simbolico del gesto e per il presunto maggiore potere di ricatto che il sequestro di una o più donne avrebbe loro conferito.



A quanto pare aggredire e sequestrare delle soldatesse in assetto da combattimento si è rivelata però un'impresa troppo rischiosa per questi mezzi uomini capaci solo di colpire alle spalle vittime indifese, ed ecco quindi la soluzione di ripiego: rapire delle ragazze disarmate, delle volontarie andate in Irak al solo scopo di aiutare la popolazione civile - un'altra valorosa operazione della "resistenza" tanto cara a questa feccia.



Aggiornamenti sul Corriere della Sera e su Repubblica; sul sito di Indymedia, intanto, la feccia collaborazionista ha già cominciato a commentare a modo suo la notizia. Alcuni, però, dissentono (scorrete i commenti) - e, a proposito di collaborazionisti: questa poteva mancare? No, certo - e infatti...



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