martedì 3 febbraio 2004

Tamagotchi 2, la vendetta e feng shui in salsa californiana


Due gustose notizie dal sito Finanza & Cappuccino:

La Bandai, la casa giapponese produttrice dei pupazzi dei Power Rangers e del primo Tamagotchi, è intenzionata a lanciare sul mercato "Tamagotchi Plus":
Il Tamagotchi di Bandai, il gioco digitale a forma di uovo che riproduceva il ciclo di vita di un cucciolo in carne e ossa, è stato un successo mondiale alla fine degli anni '90, e ha venduto 40 milioni di pezzi in tutto il mondo. La nuova versione è dotata anche di raggi infrarossi grazie ai quali il cucciolo virtuale potrà farsi nuovi amici, andare a trovare gli altri cyber-cuccioli per portare loro un regalo, e persino sposarsi e avere un altro cucciolo, ha detto l'azienda produttrice. Sarà venduto a circa 19 dollari e sarà disponibile in sei colori diversi.
Sempre da F&C apprendo che Tamagotchi vuol dire "ovetto grazioso" - strano, lo avevo sempre considerato un "arnese pestifero"...



La seconda notizia riguarda, e non a caso secondo me, la patria della cultura New Age, la California:
Un portavoce dell'assemblea parlamentare californiana, il democratico Leland Yee, ha affermato di aver proposto una risoluzione che obbliga gli architetti dello stato e le città californiane a dar vita a progetti edilizi che prevedano il rispetto dei principi del feng shui, la millenaria arte cinese della disposizione delle cose. L'obiettivo dichiarato è "incoraggiare il flusso dell'energia vitale e creare spazi abitativi in armonia con l'ambiente; in seconda battuta, come naturale conseguenza di quanto prima, sviluppare felicità, salute e prosperità".
Diavolo, perché no? Dopotutto, potrebbe perfino funzionare - hai visto mai? - nel qual caso proporrei di adottare lo stesso approccio anche per alcune disastrate realtà italiane.



Fonte: Finanza & Cappuccino.



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