venerdì 16 gennaio 2004

Grazia: Senato dice si', bastera' la firma del Capo dello Stato


Dal Corriere della Sera:
La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato la norma che permette al capo dello Stato di firmare la grazia senza la controfirma da parte del ministro della Giustizia. E' una decisione che potrebbe accelerare la concessione del provvedimento ad Adriano Sofri.
I radicali da tempo fanno notare che una legge ad hoc non è necessaria, perché già ora, se solo volesse, Ciampi potrebbe firmare un provvedimento di grazia anche senza la proposta o la controfirma di Castelli.



Probabilmente Ciampi non se l'è sentita di sfidare la "fiera" (?) opposizione della Lega, di Alleanza Nazionale e di parte della sinistra (quella smaccatamente massimalista / girotondina / forcaiola), col rischio di scatenare nuove tensioni in seno alla maggioranza e fra maggioranza e opposizione, e ha preferito aspettare che il Parlamento gli levasse le castagne dal fuoco.



Una scelta che deploro: il suo comportamento rischia di produrre, come risultato pratico, quella che buona parte dell'opinione pubblica percepirà come una nuova legge "ad personam"; che poi, questa volta, la legge nasca con le migliori intenzioni e senza doppi fini, è tutto sommato irrilevante.



Probabilmente Sofri potrà finalmente uscire di galera, e di questo sono strafelice, ma certo il modo in cui questo risultato verrà raggiunto lascia un senso di amaro in bocca.



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