martedì 6 gennaio 2004

Antiterrorismo: The Soft Walls Project


Proprio come ogni guerra "tradizionale" che si rispetti, anche la guerra al terrorismo islamo-fascista comincia ad avere delle ricadute tecnologiche utili anche nella vita di tutti i giorni.



I primi esempi che mi vengono in mente, per citare una guerra del passato recente, la Guerra Fredda, sono i sistemi di diagnosi precoce del tumore alla mammella sviluppati a partire da un sofisticato radar-spia satellitare americano e i sensori CCD ad alta risoluzione usati inizialmente nei satelliti-spia e poi finiti negli scanner e nelle fotocamere e telecamere digitali.



Il progetto Soft Walls si prefigge di impedire che gli aerei commerciali possano essere utilizzati come armi da dirottatori suicidi.



Incidentalmente, la tecnologia prevista per il progetto - sostituendosi all'occorrenza ai piloti umani - contribuirebbe anche in maniera determinante a evitare le collisioni accidentali derivanti da un involontario errore di rotta. E scusate se è poco.



Link: University of California, Berkeley - The Soft Walls Project.



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