sabato 4 ottobre 2003

Vivo Arafat, nessuna pace e' possibile


Questa la convinzione della maggioranza assoluta degli israeliani, secondo un sondaggio giornalistico risalente all'attentato contro l'autobus pieno di bambini di qualche settimana fa.



Convinzione che di certo si sarà rafforzata dopo l'attentato di oggi pomeriggio: 18 morti e parecchie decine di feriti ad Haifa, località nel nord del Paese.



Un attentatore suicida (secondo alcune testimonianze forse una donna) si è fatto esplodere nel ristorante Maxim, sul lungomare della città, affollato di famiglie in occasione del sabato ebraico. Fra i morti anche almeno cinque bambini.



Nel locale pare fossero presenti anche alcuni giocatori della squadra di calcio del Maccabi Haifa, che in passato ha gareggiato nelle Coppe Europee anche contro squadre italiane. Non si conosce ancora la sorte di questi calciatori.



Come da rituale, l’Autorità Nazionale Palestinese ha pubblicamente condannato l’attentato per bocca del premier incaricato palestinese Abu Ala. Silenzio per ora da parte di Arafat.



Non dubito comunque che quel terrorista e protettore di terroristi non mancherà neanche stavolta di dissociarsi formalmente dall'attentato - tranne poi continuare come prima a non fare niente per smantellare le organizzazioni terroristiche palestinesi, comprese quelle a lui direttamente collegate.



Fonte: agenzia Reuters.



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