lunedì 13 ottobre 2003

I 7+7 motivi che fanno scoppiare le coppie


O almeno, quelli che hanno individuato due psicoterapeuti australiani, dopo avere visitato una trentina di Paesi ai quattro angoli del pianeta.



Secondo i due aussies i motivi che fanno saltare i matrimoni sono sempre gli stessi sotto ogni latitudine, a prescindere dal livello economico o culturale dei coniugi.



Ecco cosa le donne rimproverano agli uomini:
  1. Voler imporre sempre consigli e soluzioni su tutto;
  2. fare nevroticamente zapping col telecomando;
  3. non chiedere mai indicazioni stradali - e quindi sbagliare strada;
  4. lasciare sempre alzata l'asse del water;
  5. brontolare quando si tratta di fare compere;
  6. incrementare la volgarità con il passare degli anni;
  7. divertirsi a raccontare barzellette osé


Ed ecco cosa non piace agli uomini:
  1. I rumori inutili durante le partite di calcio importanti;
  2. le emicranie strategiche;
  3. il tornare all'infinito a parlare di vicende poco importanti;
  4. l'abitudine di trasformare le piccole cose in grandi problemi;
  5. l'attitudine a divagare dall'argomento centrale di conversazione;
  6. le richieste di aiuto su tutte le decisioni;
  7. i lunghi elenchi di "cose che non funzionano in bagno e in cucina".


Questo conferma la mia tesi: uomini e donne sono come cani e gatti, usano linguaggi e segnali diversi e sono condannati a equivocare sempre cosa dice o pensa l'altro/a.



Prendiamo ad esempio la questione del "rifiutarsi di chiedere informazioni stradali": per le donne può sembrare un vezzo incomprensibile, o un segno di scarsa intelligenza collaborativa, o di asocialità strisciante: in realtà si tratta, banalmente, di un riflesso istintivo, di un sottoprodotto della competizione fra maschi.



Secondo l'interpretazione correntemente in voga fra gli strizzacervelli psicologi (oops...) chiedere informazioni stradali a un altro uomo (o, peggio, a una donna) significa ammettere la propria ignoranza (nel senso di non conoscenza), quindi la propria (potenziale) inferiorità rispetto agli altri maschi.



Secondo voi dei primati pieni di problemi sessuali, equipaggiati con la corteccia di un rettile e il cervelletto di uno scimpanzé, possono permettersi di ammettere la propria inferiorità di fronte a dei concorrenti (fosse pure solo ipotetici) sul piano sessuale?



Naturalmente NO, ed ecco quindi che scatta il meccanismo inconscio: orgoglio e pregiudizio, forza bruta e sicumera, certezze incrollabili e grandi palle in ogni situazione, etc. etc.



Come dite? Da non credersi? Beh, credeteci, date retta.



Fonte: Il Nuovo.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.