martedì 8 febbraio 2005

Il Muro di Berlino? L'hanno eretto gli americani

Riporto da L'Opinione (segnalato anche da Lexi e NewBlogNewBlog):

I libri di storia di Luciano Gallino, consulente di Prodi al programma di governo. Ora gli italiani sanno cosa li aspetta



Il Muro di Berlino? Lo hanno eretto gli alleati e buttato giù i sovietici insieme ai tedeschi dell’Est




Il Muro di Berlino? Costruito dagli occidentali e smantellato dai comunisti sovietici e della ex Germania Est. Per poi potere riunificare le due Germanie.

Secondo il sociologo Luciano Gallino e la sua collega Ivana Vitrotto, autori di un indimenticabile testo di storia e di economia per i licei dal titolo "Stato giuridico - stato economico" (Lattes editore), le cose nel secolo passato andarono così.



Luciano Gallino è l'uomo di punta dello staff di Prodi per il programma di governo alternativo a quello di Berlusconi. Cosicché si sappia a cosa va incontro chi lascia la via vecchia per quella nuova.



Nel passo incriminato, segnalato dal professor Vincenzo Merlo di Rodengo Saiano, in provincia di Brescia, e ripreso ieri in una particolareggiata interrogazione del senatore Guglielmo Castagnetti di Forza Italia al ministro Moratti e al suo collega dell'Università e della ricerca, si legge precisamente così: "La fine della II guerra mondiale (1945) segnò la sconfitta della Germania da parte di USA-URSS-Gran Bretagna e Francia. I paesi vincitori si spartirono il territorio tedesco in quattro settori e la città di Berlino avrebbe dovuto essere posta sotto il controllo sovietico, in quanto collocata nella parte orientale della Germania.

Tuttavia, a causa del ruolo fortemente simbolico rivestito dalla capitale, le potenze occidentali nel 1961 riuscirono ad attuare il proposito di separare materialmente la città in due zone con la costruzione di un muro che segnasse il confine tra il sistema capitalistico dell'ovest e l'economia socialista dell'est.

Soltanto il 9 novembre 1989, il presidente della Germania orientale Krenz, d'intesa con il presidente russo Gorbaciov, annunciò la demolizione del Muro e la riunificazione delle due “Germanie".



Ogni ulteriore commento a simili menzogne e mistificazioni appare qualcosa di superfluo e pleonastico. I fatti e la malafede ideologica si commentano da soli. Mezzo mondo ha visto gli studenti dell'est e dell'ovest smantellare a picconate quel Muro e mezza Berlino piange i 1550 morti che da vivi avevano tentato di sfuggire a uno dei peggiori regimi che l'umanità abbia conosciuto, quello del criminale Honecker, secondo, forse, solo a Hitler per la ferocia con cui represse per oltre 50 anni i propri cittadini.



Ci si domanda poi se costringere dei giovani a studiare queste puttanate non possa prefigurare di per sé un reato a parte di lesa intelligenza del prossimo.Peraltro il professor Merlo ha fatto conoscere anche altre perle nel dossier inviato sui libri di testo, abbondantemente finanziati dallo stato, adottati dalle sue parti. Prendiamo un altro esempio dal testo "Lineamenti fondamentali di diritto pubblico" di Realino Marra edito da Zanichelli (pag. 89): "...dopo alcuni Governi di transizione, negli ultimi anni del terrorismo culminati con il rapimento e l'uccisione dello statista democristiano Aldo Moro da parte delle cosiddette Brigate Rosse.."



Qualcuno trasalirà e la memoria tornerà indietro agli articoli dei primi anni '70 in cui anche gente di valore come Bocca parlava di "sedicenti Brigate Rosse". Ma almeno all'epoca il fenomeno era poco frequentato e gli intellettuali e i sociologi sparavano nel mucchio per fare sensazionalismo, sempre attenti a non tradire le origini sinistrorse del terrorismo rosso, ma anzi attenti a suggerire una possibile matrice fascista.



Ancora un esempio? Ma sì, crepi l’avarizia, e si prendano le pagine 105 e 106 del testo “Stato e mercato” di Luigi Bobbio, Vittorio Falletti e Maurizio Maggi (Einaudi Scuola, volume classe prima – anno 2002): “.. l’atteggiamento verso le diseguaglianze è ciò che distingue in modo più evidente la sinistra e la destra..le politiche volte a ridurre o abolire le disegueglianze sociali sono in genere avversate dalla destra. Esistono due tipi di argomenti contro l’eguaglianza a cui corrispondono due tipi di destre: la destra tradizionalista (autoritaria) e la destra liberista. La destra tradizionalista sostiene che le diseguaglianze sono ineliminabili..anche essa implica il rafforzamento dello stato: non per ridurre le diseguaglianze, ma per mantenerle e impedire che coloro che stanno sotto si ribellino contro coloro che stanno sopra..



Ecco a scuola i nostri figli oggi studiano queste cose e uno dei cattivi maestri è il consulente principe di Romano Prodi al programma di governo. Gli italiani almeno sappiano cosa li attende.




Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.