venerdì 18 luglio 2003

Non solo StarOffice: anche OpenOffice nelle scuole italiane


Questa la richiesta dell'Associazione Software Libero al Ministero dell'Istruzione e della Ricerca Scientifica.
Comunicato stampa:

leggere, scrivere e far di conto: un diritto da tutelare, nel tempo



Questa lettera aperta a Letizia Moratti, ministra del MIUR (Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca), esprime la posizione che condividiamo con FSF Europe e con il PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org, circa il protocollo d'intesa fra il ministero e la Sun per l'uso di StarOffice nelle scuole.





Lettera aperta

Firenze, 16 luglio 2003



Mittente:

Associazione Software Libero

c/o Guidelli Nelli/Piccardi

via Kyoto 8

50126 Firenze



Al: Signor ministro del MIUR,

Viale Trastevere 76/a,

00153 Roma

e p.c. al Signor ministro per l'Innovazione e le Tecnologie

Via Isonzo 21/b,

00198 Roma



Oggetto: leggere, scrivere e far di conto, un diritto da tutelare, nel

tempo



Egregio signor ministro del MIUR,

i giornali nei giorni scorsi hanno riportato notizie riguardanti un

protocollo d'intesa tra il MIUR e la Sun, azienda produttrice del

pacchetto StarOffice. Il protocollo prevede la distribuzione gratuita

del pacchetto di programmi da ufficio StarOffice negli istituti

scolastici italiani interessati all'iniziativa.



Riteniamo positiva l'iniziativa, perchè StarOffice memorizza i documenti

in formati liberi e documentati, così che questi possono essere letti e

modificati usando anche altri programmi. Questa è una caratteristica di

grande importanza, riconosciuta fra l'altro nello studio commissionato

dal ministro per l'Innovazione e le Tecnologie "Indagine conoscitiva sul

codice a sorgente aperto nella pubblica amministrazione" del maggio

2003, dove leggiamo che i formati aperti garantiscono "l'indipendenza

[...] da uno specifico prodotto e fornitore, l'interoperabilità [grazie

alla quale] sistemi eterogenei sono in grado di condividere gli stessi

dati, la neutralità, i formati aperti non obbligano ad usare uno

specifico prodotto, lasciando libero l'utente di scegliere sulla base

del rapporto qualità/prezzo".



Scopo di questa lettera è mettere in rilievo che esiste un pacchetto di

programmi da ufficio completamente libero, denominato OpenOffice.org,

che è in grado di leggere e scrivere negli stessi formati, e che

presenta un'interfaccia utente molto simile a StarOffice.



Come sottolinea lo studio suddetto, la disponibilità dei sorgenti ne

permette lo studio e la modifica: "Il codice sorgente dei prodotti Open

Source può essere mostrato per insegnare i principi e le tecniche

dell'informatica". Nel caso del pacchetto OpenOffice.org, questa

caratteristica presenta risvolti multidisciplinari almeno in campo

linguistico, favorendo ad esempio la creazione e l'utilizzo di dizionari

oggi non supportati dai prodotti proprietari in commercio, come il

Ladino.



Dal momento che gli studenti non potranno più utilizzare la loro copia

una volta decaduto il loro status di studenti, e considerato che molti

di loro condividono il computer di casa con i loro familiari che

rischierebbero di infrangere la legge utilizzandolo, riteniamo utile

richiedere a codesto Ministero di



MENZIONARE ESPLICITAMENTE QUANTO SEGUE NELLA CIRCOLARE CON CUI IL

PROTOCOLLO FRA MIUR E SUN SARÀ COMUNICATO ALLE SCUOLE.



"I file prodotti con StarOffice sono pienamente compatibili col

pacchetto da ufficio OpenOffice.org, disponibile su it.openoffice.org,

che è il pacchetto originario da cui è stato derivato StarOffice.

Openoffice.org, oltre ad essere gratuito, ha una licenza d'uso libera,

che ne consente a chiunque l'utilizzo, la copia, la redistribuzione e la

modifica.

Invitiamo pertanto i docenti a suggerirne agli studenti l'utilizzo

quando la licenza gratuita di StarOffice non sia applicabile, come nei

casi di condivisione dell'elaboratore con soggetti terzi che non siano

studenti, amici o parenti a cui non è lecito trasferire i propri

diritti".



Confidando in una Sua cortese risposta porgiamo distinti saluti.



per l'associazione software libero, il presidente

Francesco Potortì
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