giovedì 7 agosto 2003

Vacanze


Oggi nel primo pomeriggio l'Intercity Adriatico mi ha depositato sulla banchina della stazione di Vasto, in Abruzzo.



Viaggio tranquillo, aria condizionata O.K. (niente effetto-congelatore, per intenderci), ritardo all'arrivo pari a soli cinque minuti - roba da ferrovie elvetiche, verrebbe da dire, se non fosse che in Svizzera cinque minuti di ritardo vengono tuttora considerati una specie di catastrofe nazionale.



Caldo asciutto, finalmente, dopo settimane trascorse immerso nell'afa di Mestre; la temperatura è più o meno la stessa, ma il tasso di umidità è nettamente più basso: insomma, qui 34 gradi vengono percepiti dal fisico come 34 gradi, e non come 42 - e scusate se è poco...



La vacanza si preannuncia breve, comunque: forse dovrò tornare alla base già fra una decina di giorni - meglio che niente, in ogni caso (si dice così, no?).



Ah, sto ascoltando alla radio "Il negozio di antiquariato":
non si può entrare in un negozio - e poi lamentarsi che tutto ha un prezzo - se la vita è un'asta sempre aperta - anche i pensieri saranno in offerta
È la prima volta che sento il brano per intero. Bello, mi piace.



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