lunedì 4 agosto 2003

Formula 1: altro che tecnologia, e' una questione d'aglio


Mentre Schumacher si trova sempre più in difficoltà, un altro pilota di F1 ha finalmente trovato la soluzione per i suoi problemi: niente alta tecnologia, solo una bella treccia d'aglio nell'abitacolo.



Il pilota in questione è il bravo ma (finora) sfortunato Jarno Trulli, della scuderia Renault.



Anche quest'anno, proprio come nel corso del precedente campionato, il pilota originario di Pescara ha dovuto subire più volte gli scherzi del destino cinico e baro: piazzamenti di tutto rilievo nelle giornate dedicate alle prove libere e alle qualifiche ufficiali - spesso ottenuti con monoposto non proprio stellari se confrontate alle più blasonate Ferrari, Williams e McLaren - quasi sempre vanificati la domenica da incidenti e guasti vari.



Questa volta le cose sono andate diversamente: prima della gara Jean Alesi, improvvisatosi esperto esorcista, ha regalato a Jarno una treccia d'aglio che, tenuta giudiziosamente nell'abitacolo durante la gara, si è rivelata perfettamente all'altezza del compito affidatole: dopo un campionato vissuto, senza colpa, nei panni del Cenerentolo della situazione, oggi finalmente Trulli ha conquistato per la prima volta il podio, arrivando terzo dopo Montoya e Coulthard.



Chissà, forse sarebbe il caso che ci facessero un pensierino anche i piloti Ferrari: la scelta è ampia, e spazia dalle trecce d'aglio alle pallottole d'argento ai paletti di legno ai portachiavi col gobbo ai...



Battute a parte, complimenti a Trulli: ha meritato davvero questo podio - aglio o non aglio :-).



Link: articolo su Il Nuovo.



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