sabato 26 marzo 2005

Hanno La Faccia Come Il Culo

Prima l'Unità (la versione online non merita neanche un link; la versione cartacea non merita neanche di essere usata per raccogliere la merda dei canarini) riporta senza minimamente verificarla (complimenti, ottima lezione di giornalismo) la testimonianza di un ebreo ex deportato nei lager nazisti che dichiara che il padre di Storace (il padre: ma non si è sempre detto - principio elementare di buon senso, oltre che del diritto - "le colpe dei padri non ricadano sui figli?") lo avrebbe fermato e picchiato nel 1941 a Roma.

Ma già: perché verificare la notizia, visto che è perfetta per spalare merda su di un nemico?

E qui verrebbe da chiedersi come mai il nemico Storace viene attaccato con l'accusa di essere il figlio (notare bene, il figlio) di un presunto fascista picchiatore di ebrei - accusa immediatamente rivelatasi totalmente, platealmente, clamorosamente falsa - mentre invece l'avversaria Mussolini e i neonazisti (veri) suoi alleati vengono coccolati e aiutati - neanche troppo sottobanco - da tanta parte della sinistra antifascista e antropologicamente superiore.

Quando Storace poi replica che suo padre (morto nel 1999, e quindi non più in grado di difendersi da solo dalle accuse) nel 1941 viveva a Sulmona (in Abruzzo) e non a Roma e che, soprattutto, aveva solo 12 anni, il direttore dell'Unità non trova di meglio che porgere scuse formali (per fatti meno clamorosi di questo nei Paesi anglosassoni un direttore di quotidiano a) licenzierebbe il/la giornalista responsabile del falso e/o b) darebbe le dimissioni) e auspicare che tutti si impegnino ad abbassare i toni della polemica.

Ma tutti chi? Vi risulta che altri giornali, di altre aree politiche, in questi giorni abbiano pubblicato notizie false, infamanti e gravemente lesive dell'immagine e dell'onorabilità di altri candidati alle elezioni regionali? A me, no.

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