giovedì 21 novembre 2002

Apprendisti stregoni



Craig Venter, il primo a disegnare la mappa del genoma umano, annuncia che porterà avanti il progetto di creare da zero una nuova forma di vita in laboratorio. Lo affianca il Nobel Hamilton Smith.



Venter e Smith intendono creare un essere monocellulare con la minima quantità di geni necessari alla sopravvivenza, circa 300. Sarà una specie di clone del Mycoplasma genitalium, un batterio parassita dei genitali, l'essere vivente con il patrimonio genetico più piccolo che si conosca. Solo 517 geni, contro i 30-50mila di un umano.



Dalla clonazione di specie esistenti alla creazione ex-novo di una nuova specie: la ricerca fine a se stessa - o, peggio, finalizzata esclusivamente al profitto - sta diventando una specie di mostro impazzito, un'hydra dalle cento teste.



Si direbbe che come specie siamo caduti in preda a un delirio di onnipotenza: sempre più spesso facciamo delle cose solo perchè "è possibile" farle, senza chiederci se sia giusto o anche, più semplicemente, prudente, e spesso senza sapere "realmente" cosa stiamo facendo.



Io penso che siamo solo delle scimmie che stanno osando oltre i limiti del proprio cervello - oltre che del buonsenso - e che prima o poi, proprio come sta capitando ai nostri cugini della foresta, andremo a sbattere frontalmente contro un problema troppo complesso per le nostre capacità...



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