venerdì 30 maggio 2003

La Repubblica e il giornalismo anglosassone: pochi punti di contatto



Tutti i principali quotidiani cartacei stamane recavano in prima pagina almeno un titolo sul "lodo Maccanico" e sul nuovo scontro frontale fra governo e opposizione di sinistra.



Tutti tranne Repubblica, che parlava invece di "lodo Berlusconi": vediamo perchè.



La proposta Maccanico - elaborata, per l'appunto, da un esponente non di secondo piano dello schieramento ulivista - prevede il sostanziale congelamento (non la cancellazione) dei processi a carico delle prime cinque cariche dello Stato (quindi anche del Presidente del Consiglio) per tutta la durata del loro mandato.



Si tratta di una proposta formulata già da tempo, e tornata ora d'attualità.



Praticamente in tutti i principali Paesi europei esistono norme simili, tese a garantire le alte cariche istituzionali da indebite pressioni esterne; inoltre, in praticamente tutti i Paesi europei (tranne che da noi) sono previste forme più o meno ampie di immunità parlamentare - e se la cosa contraddice le tesi propagandistiche di Fassino e Rutelli sulla "feroce voglia di impunità" del centro-destra, pazienza.



Convertire in legge il lodo Maccanico avrebbe quindi il triplice effetto di:

  • raffreddare il clima da guerra civile politico-giudiziaria che inquina i rapporti fra governo e opposizione;
  • permettere al Presidente del Consiglio di affrontare il semestre di presidenza italiana della UE senza il timore di vedersi rifilare sul più bello (del tutto casualmente, si capisce...) un avviso di garanzia e/o una sentenza di condanna;
  • avvicinare, per dirla con le parole usate così spesso dai leader dell'Ulivo, l'Italia all'Europa (ehm, sì... vabbè...)


Tutte cose buone e giuste, tranne che per un piccolo particolare: il Presidente del Consiglio attualmente in carica risponde al nome di Silvio Berlusconi.



Con chiunque altro a capo del governo la sinistra non avrebbe avuto niente da ridire contro una proposta di semplice buonsenso come questa, avanzata per giunta da un suo stesso esponente; oggi però a capo del governo non c'è "chiunque altro", ma l'infame Berluska in persona, e quindi la proposta in questione diventa automaticamente subdola, disonesta e inaccettabile.



Talmente inaccettabile, in quanto facente il gioco del Nemico, che a Repubblica evidentemente hanno deciso che una proposta simile non poteva (più) portare il nome di un esponente del centro-sinistra: ecco quindi che il "lodo Maccanico" diventa "lodo Berlusconi", sì che tutti i republicones all'ascolto capiscano e si adeguino: "non è farina del nostro sacco, è una delle solite indegne trovate di quei gangster del Polo..."



Davvero niente male, come esempio di ristrutturazione creativa della realtà - peccato che il giornalismo sia un'altra cosa...



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